Page 117 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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terminato, il che non accade del finito e da termine
circonscritto, debbo riferire la mia incomprensibilità più alla
infinità incomprensibile che alla finità, nella quale non
richiede ragione di essere incomprensibile. Ma questa è una
di quelle questioni per avventura inesplicabili da i discorsi
umani, nelle quali le Sacre Pagine e le divine asserzioni sole
piamente ci possono quietare.
Passando agli argomenti scientifici, era facile da
dismettere quello che il Sole non può essere il centro
dei moti celesti, perché la Luna gira attorno alla
Terra: bastava infatti notare (368), com’era già stato
fatto nel Sidereus Nuncius, che i satelliti di Giove
non girano né attorno al Sole, né attorno alla Terra,
e dunque non ci può essere un unico centro.
Gli argomenti contrari al moto annuale della
Terra si riducevano dunque, in fondo, a quello così
giudicato da Galileo (164):
Salviati. E qui voglio scusar bene l’error di Aristotile, anzi
lo voglio lodar d’aver egli arrecato il più sottile argomento
contro alla posizion del Copernico, che arrecar si possa. E se
l’istanza è acuta, ed in apparenza concludentissima, vedrete
tanto più esser sottile ed ingegnosa la soluzione, e da non
esser ritrovata da ingegno men acuto di quello del Copernico.
E dalla difficultà nell’intenderla potrete argomentare la
difficultà, tanto maggiore, del ritrovarla.
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