Page 114 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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i  moti  delle  nuvole  e  degli  uccelli  avvengono

                all’interno dell’atmosfera terrestre, che è solidale con

                la  Terra  quanto  lo  sono  essi  stessi,  e  dunque  non

                ostacola nessun moto.

                     Rimaneva però ancora un’obiezione meno ovvia


                da affrontare (151-52):




                         Salviati.  Per  la  più  gagliarda  ragione  si  produce  da  tutti

                      quella de i corpi gravi, che cadendo da alto a basso vengono

                      per  una  linea  retta  e  perpendicolare  alla  superficie  della


                      Terra.  Argomento  stimato  irrefragabile,  che  la  Terra  stia

                      immobile: perché, quando ella avesse la conversion diurna,

                      una  torre  dalla  sommità  della  quale  si  lasciasse  cadere  un

                      sasso, venendo portata dalla vertigine della Terra, nel tempo

                      che  ’l  sasso  consuma  nel  suo  cadere,  scorrerebbe  molte

                      centinaia  di  braccia  verso  Oriente,  e  per  tanto  spazio

                      dovrebbe  il  sasso  percuotere  in  terra  lontano  dalla  radice

                      della torre.




                     Ancora una volta, la risposta di Galileo è duplice.

                In  pratica  (180-81),  come  già  Copernico  nel  De

                revolutionibus (I, 8) e Giordano Bruno nella Cena de

                le  ceneri,  egli  osserva  che  non  è  così  che  succede


                nell’analogo moto di una nave, su cui torneremo: un

                sasso lasciato cadere dall’albero di una nave, infatti,

                arriva             sempre                nello             stesso             punto,

                indipendentemente dal fatto che la nave stia ferma o






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