Page 110 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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«Disputatio de situ et quiete terrae» inviata a
Francesco Ingoli nel settembre 1624.
In quest’ultima, in particolare, Galileo aveva
anticipato le principali refutazioni degli argomenti
anticopernicani, pur continuando ad affermare
(mescolando ambiguamente, come al solito,
convenzione e convinzione) di non aderire
all’eliocentrismo per motivi teologici, in base al
principio di superiorità della fede rispetto alla
ragione:
Veramente non deve importare a un vero cristiano
cattolico che un eretico si rida di lui perché egli anteponga la
riverenza e la fede che si deve agli autori sacri, a quante
ragioni ed esperienze hanno gli astronomi e filosofi insieme.
La grande opera uscì nel 1632 con il semplice
titolo di Dialogo e un sottotitolo che precisava: Dove
ne i congressi di quattro giornate si discorre sopra i
due massimi sistemi del mondo, tolemaico e
copernicano, proponendo indeterminatamente le
ragioni filosofiche e naturali tanto per l’una, quanto
per l’altra parte. Il titolo con cui è conosciuta oggi,
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, è
invece quello della ristampa del 1744, la prima
ufficiale dopo la censura.
Il libro si presenta come una conversazione a tre
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