Page 106 - Piergiorgio Odifreddi - Hai vinto, Galileo! La vita, il pensiero, il dibattito su scienza e fede.
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separati dalla propria sustanza. Poiché ritrovandosi ivi i
termini, e gli oggetti del tatto, della vista, del gusto, et cetera,
secondo questa dottrina bisognerà dire che anche vi siano le
minime particelle con le quali prima la sustanza del pane
muoveva i nostri sensi. Ma se questi termini non rimangono,
ne segue, che niuno accidente di pane, rimane nell’Hostia
consacrata.
È solo un’ipotesi, proposta da Pietro Redondi in
Galileo eretico, che proprio questo problema relativo
all’eucarestia sia stato la causa sostanziale del
processo a Galileo del 1633, dietro l’accusa
accidentale di eliocentrismo. Ma è un fatto che la
dottrina scolastica della transustanziazione si basi su
un anacronismo filosofico che la rende di fatto
incompatibile non solo con la complessa razionalità
scientifica, ma anche con la semplice ragionevolezza
teologica. Lo sanno benissimo anche i papi, che
infatti si lamentano di chi parla di «concetto
antiquato di sostanza» (Pio XII, enciclica Humani
Generis, 1950), o di «formule dogmatiche giudicate
non più adatte agli uomini del nostro tempo» (Paolo
VI, enciclica Mysterium Fidei, 1965).
Ed è un altro fatto che Keplero sia stato
permanentemente scomunicato nel 1612 dalla
Congregazione luterana di Linz, con un
provvedimento che non fu mai revocato fino alla sua
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