Page 88 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
P. 88
parole alla lettera, non solo sono stati estremamente circospetti,
ma hanno anche formulato i seguenti precetti, per
18
ammaestramento dei posteri: «Nelle cose oscure e
lontanissime dai nostri occhi, se leggeremo dei testi, anche
ispirati, che possono, fatta salva la Fede cui siamo educati,
esprimere opinioni diverse, a nessuna di queste dovremo aderire
con tale precipitazione che, se per caso la verità più
diligentemente indagata l’avrà distrutta, rischiamo di
soccombere, battendoci non per la posizione delle Sacre
Scritture, ma per la nostra personale e pretendendo che sia delle
Scritture quella che è un’opinione nostra, mentre dovremmo
piuttosto volere che sia nostra l’opinione delle Scritture».
Aggiunge più avanti, per ammaestrarci sul fatto che nessuna
proposizione può essere contraria alla Fede se non è stato prima
dimostrato che è falsa: «Non è contro la Fede fino al momento
in cui non venga smentita da verità certissima, e se ciò accadrà,
non sarà di un contenuto della Sacra Scrittura, ma di un portato
dell’ignoranza umana». Da qui si ricava come sarebbero falsi i
significati attribuiti ai passi della Scrittura quando non
concordassero con verità dimostrate; per questo, con l’aiuto
della verità dimostrata, se ne deve cercare il vero significato e
non, fermandosi al senso letterale del testo che ci apparisse vero
per le facoltà limitate cui facciamo ricorso, volere in certo qual
modo forzare la natura a negare le esperienze e le dimostrazioni
necessarie.
L’Altezza Vostra potrà ancora notare con quanta cautela si
muove quest’uomo santissimo prima di risolversi ad affermare
una qualche interpretazione della Scrittura come certa e
talmente sicura da non far temere il rischio di imbattersi in
seguito nella difficoltà di eventuali contraddizioni. Non pago
infatti di aver detto che ogni significato che si assume dalla
Scrittura deve concordare con le dimostrazioni scientifiche che
siano state effettuate, aggiunge: «Se poi una prova sicura avrà
dimostrato che un determinato significato è quello vero, resterà
comunque ancora incerto se lo scrittore sacro con quelle parole
88