Page 84 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
P. 84
tavole per l’uso pratico, li chiama movimenti del Sole e del
cielo che sovrasta i pianeti; parla infatti della nascita e del
tramonto del Sole e delle stelle, di mutazioni nell’obliquità dello
zodiaco e di variazioni nei punti equinoziali, di movimento
medio, anomalia e prostaferesi del Sole, e così via, mentre sono
in realtà movimenti che riguardano la Terra. Ma visto che noi ci
stiamo sopra, per cui partecipiamo di ogni suo movimento e non
possiamo di conseguenza rendercene conto, mentre possiamo al
contrario metterla in relazione ai corpi celesti di cui i movimenti
ci appaiono, chiamiamo fatti quelli che fatti ci sembrano. Da ciò
si noti quanto sia opportuno adeguarsi al nostro più comune
modo di intendere.
Sulla questione del comune accordo dei Padri
nell’accogliere un’affermazione relativa alla natura con il
medesimo significato, per cui sarebbe autenticata come materia
di Fede e come tale dovrebbe essere assunta, io penso che, al
limite, dovrebbe valere solo per quelle teorie che i Padri
avessero studiate e analizzate con assoluta diligenza,
verificando il pro e il contro prima di accordarsi ad accogliere
all’unanimità questa o quella interpretazione. Ma quella della
mobilità della Terra e stabilità del Sole non è una teoria di
questo genere, perché a quei tempi era del tutto insondata e
lontanissima dai temi di dibattito nelle scuole, non solo non
presa in considerazione, ma anche non seguita da alcuno. Si può
dunque pensare che ai Padri non venisse nemmeno in mente di
discuterla, esprimendo i passi scritturali in proposito la loro
stessa opinione, coincidente con quella diffusa fra tutta la gente,
senza che nessuno sollevasse obiezioni. Non basta allora
sostenere che tutti i Padri tengon per ferma la stabilità della
Terra, eccetera, e prescrivere di assumer la cosa come una verità
di Fede, ma bisogna provare che essi hanno condannato
l’opinione contraria. Si può infatti sempre sostenere che il non
aver loro avuta l’occasione di rifletterci e di discuterla li ha
indotti a lasciarla perdere e ad assumere l’idea come corrente e
non come definitivamente chiarita e accertata. Sono convinto di
84