Page 83 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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secondo le convinzioni del tempo cui i fatti si rifanno e non
secondo ciò che era la verità della cosa». E lo stesso Santo, in
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un altro passo: «È nella consuetudine delle Scritture che lo
Storico relazioni su molte cose nel modo in cui erano credute in
quel tempo da tutti». San Tommaso, commentando il capitolo
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27 di Giobbe, a proposito della frase «Lui che distende
l’aquilone sul vuoto e sospende la Terra sul nulla», osserva che
la Scrittura definisce “vuoto” e “nulla” lo spazio che abbraccia e
circonda la Terra, mentre noi sappiamo che non è vuoto, ma
pieno d’aria, e asserisce inoltre che, per adattarsi alle credenze
del popolo, che pensa che in tale spazio non vi sia nulla, lo
chiama “vuoto” e “nulla”. Queste le sue parole: «Perché
l’emisfero superiore del cielo non ci mostra nulla, se non uno
spazio pieno d’aria, che la massa del popolo reputa vuoto:
l’esposizione è infatti adeguata alle opinioni popolari correnti,
come è consueto nella Sacra Scrittura». Proprio da questo passo
mi pare si possa argomentare che la Sacra Scrittura, con lo
stesso intendimento, abbia avuto molti più motivi per dire che il
Sole è mobile e la Terra stabile. Infatti, se mettessimo alla prova
la gente comune, incontreremmo maggiori resistenze a
convincerla della stabilità del Sole e della mobilità della Terra
che non del fatto che lo spazio che ci circonda è pieno d’aria.
Dunque, se gli scrittori sacri su quest’ultimo punto, su cui il
popolo non avrebbe avuto particolari difficoltà a essere
convinto, si sono ugualmente astenuti dal tentare di convincerlo,
dovrà sembrare molto ragionevole che su altre questioni ben più
complesse abbiano adottato lo stesso atteggiamento.
Anzi, essendo Copernico ben consapevole di quale forza
esercitino nella nostra immaginazione un’abitudine inveterata e
una maniera di concepire le cose acquisita già dalla prima
infanzia, per non accrescere la confusione e la difficoltà in un
processo di astrazione, dopo aver prima dimostrato che quelli
che a noi sembrano movimenti del Sole o del firmamento
appartengono in realtà alla Terra, quando arriva a stendere delle
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