Page 85 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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poter dire ciò con validissima ragione: o i Padri hanno riflettuto
                su questa teoria come controversa, o non l’hanno fatto; se non

                l’hanno  fatto,  non  hanno  nemmeno  avuto  la  possibilità  di
                arrivare  a  una  conclusione,  anche  personalmente.  Che  poi

                abbiano trascurato la cosa, non ci obbliga ad accogliere precetti
                che non hanno mai avuto neanche l’intenzione di imporci: se ci
                si fossero applicati  e li  avessero valutati,  giudicandoli falsi,  li

                avrebbero condannati, ma si rileva che non è andata così. Anzi,
                dopo  che  alcuni  teologi  hanno  incominciato  a  occuparsi  della

                questione,  non  l’hanno  stimata  errata,  come  si  evince  dalla
                lettura dei Commentari di Diego da Zuñiga a Giobbe (capitolo
                IX,  versetto  6)  a  proposito  dell’espressione  «Che  smuove  la

                Terra dal suo posto», eccetera, in cui si sofferma a lungo sulla
                teoria  di  Copernico  per  giungere  alla  conclusione  che  la

                mobilità della Terra non è in contrasto con la Scrittura.
                     Comunque io avrei qualche dubbio sulla questione, cioè se

                sia vero che la Chiesa obblighi ad assumere come di Fede teorie
                di  questo  genere  relative  alla  natura,  che  hanno  la  sola

                caratteristica  di  un’interpretazione  concorde  da  parte  di  tutti  i
                Padri;  e  dubito  che  possa  essere  che  chi  la  pensa  così  abbia

                desiderato forzare a favore della propria opinione le disposizioni
                dei  Concili,  che  in  materia  proibiscono  solo  di  interpretare  in

                senso  contrario  a  quello  assunto  dalla  Santa  Chiesa  o
                unanimemente  dai  Padri  solo  quei  passi  che  sono  oggetto  di
                Fede,  oppure  riguardano  la  morale,  o  ancora  concernono  la

                dottrina cristiana. Così infatti si esprime il Concilio di Trento,
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                alla  IV  Sessione.   Ma  l’argomento  della  mobilità  o  stabilità

                della Terra e del Sole non ha niente a che vedere con la Fede, né
                la  morale,  né  con  alcuna  intenzione  da  parte  di  chiunque  di

                stravolgere passi della Scrittura per contrastare la Santa Chiesa
                o i Padri, anzi, chi ha messo per iscritto questa dottrina non è
                mai ricorso a passi della Scrittura, lasciando all’autorità dei seri

                e  sapienti  teologi  il  compito  di  interpretare  questi  passi  in
                conformità  al  loro  vero  significato.  Che  poi  le  disposizioni

                conciliari  siano  in  armonia  su  questo  con  l’orientamento  dei


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