Page 76 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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benissimo  dai  dottissimi  e  santi  Padri,  come  dimostra  il  fatto
                che hanno posto moltissima cura nel confutare varie posizioni, o

                per  meglio  dire  falsità,  in  ambito  filosofico,  e  come
                espressamente  si  legge  presso  alcuni  di  loro.  In  particolare
                                                       10
                leggiamo  in  sant’Agostino:   «Non  si  deve  esitare  a  palesare

                come  non  contraria  alle  nostre  Scritture  qualunque  cosa  i
                sapienti di questo mondo pervengano a dimostrare veracemente

                intorno alla natura, e a credere d’altra parte assolutamente falsa
                qualunque cosa essi insegnino nei loro libri contraria alle Sacre
                Scritture  e  a  palesarlo  in  ogni  modo  possibile:  così  restiamo

                fedeli  a  nostro  Signore,  in  cui  son  nascosti  tutti  i  tesori  della
                sapienza, e non ci lasciamo sedurre dal vano parlare della falsa

                filosofia,  né  spaventare  dalla  superstizione  di  una  religione
                simulata».

                      Da  queste  parole  mi  pare  si  possa  ricavare  questa
                indicazione:  nei  libri  dei  sapienti  di  questo  mondo  sono

                contenute alcune teorie sulla natura correttamente dimostrate e
                altre semplicemente insegnate. Per quanto riguarda le prime, è

                compito dei teologi saggi palesare che non sono contrarie alle
                Sacre  Scritture;  quanto  alle  seconde,  insegnate  ma  non

                correttamente dimostrate, nel caso in cui contengano qualcosa
                di  contrario  alle  Sacre  Lettere,  devono  essere  giudicate  senza
                alcun dubbio false e lo si deve palesare in ogni modo possibile.

                Se  dunque  alle  conclusioni  cui  la  scienza  giunge  con  metodo
                corretto  non  devono  essere  opposti  passi  scritturali,

                impegnandosi  piuttosto  a  spiegare  come  non  ci  possa  essere
                contrasto,  ne  consegue  che,  prima  di  condannare  una  teoria

                scientifica, si deve puntare sul rendere evidente che non è stata
                dimostrata con metodo corretto. Questo non è compito di quelli

                che  la  credono  rispondente  a  verità,  ma  di  quelli  che  la
                ritengono falsa, come appare essere ragionevole e naturale. Vale
                a dire che è molto più facile che trovino le pecche di un discorso

                quelli  che  non  lo  condividono  piuttosto  che  quelli  che  lo
                credono vero e sufficientemente motivato; anzi, accadrebbe in

                quest’ultimo  caso  che  le  persone  convinte  di  una  certa  cosa,


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