Page 74 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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proposito delle quali la Scrittura parlerebbe sempre nello stesso
modo, e nello stesso modo le avrebbero accolte ed esposte tutti i
Santi Padri. Di questa posizione io non posso fare a meno di
soffermarmi su alcuni particolari, che ora prenderò in
considerazione, per essere eventualmente richiamato da coloro
che in questa materia sono più esperti di me e al cui giudizio io
mi sottopongo sempre.
Innanzi tutto dubito che non possa nascere qualche equivoco
quando non si distinguano gli ambiti prioritari per i quali la
sacra teologia è degna del titolo di regina. Essa infatti potrebbe
essere tale per il fatto che comprende e dimostra con mezzi
migliori e più profonda dottrina quello che viene insegnato da
tutte le altre scienze, come, per esempio, le formule per
misurare e calcolare sono più sublimemente presenti
nell’aritmetica e nella geometria di Euclide che nella pratica
degli agrimensori e di chi si occupa di conti. Oppure la teologia
potrebbe essere regina perché l’oggetto di cui si occupa supera
in dignità gli oggetti di studio di tutte le altre scienze e perché
impartisce i suoi insegnamenti con mezzi più sublimi. Che il
titolo e l’autorità regale competano alla teologia nel primo
senso, penso non possa essere ritenuto vero da quei teologi che
hanno anche solo un po’ di pratica delle altre scienze. Nessuno
di questi infatti potrebbe dire che nei libri sacri la geometria,
l’astronomia, la musica e la medicina sono più eccellentemente
e perfettamente contenute che in Archimede, in Tolomeo, in
Boezio e in Galeno. Perciò sembra che si debba intendere la
regale supremazia nel secondo senso, cioè per l’altezza della
materia di cui si occupa e per l’ammirevole insegnamento delle
rivelazioni divine su temi che gli uomini non avrebbero potuto
capire per altra via, concernenti in primo luogo la salvezza
eterna. Ma se la teologia, occupandosi dei disegni divini e
avendo per questo dignità regale, ovvero la somma autorità, non
si piega alle più basse e umili investigazioni delle scienze
inferiori, anzi, come è stato detto, non se ne cura perché non
hanno niente a che vedere con la salvezza dell’anima, i dotti e i
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