Page 71 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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virtù divina, lasciano chiaramente a desiderare per quanto
riguarda quell’intelligenza che sarebbe necessaria per capire,
prima di criticare, le dimostrazioni di cui le scienze esatte si
avvalgono per provare simili teorie. Se mi fosse lecito esprimere
il mio parere, mi spingerei a dire che sarebbe più conveniente al
decoro e alla maestà delle Sacre Scritture evitare che ogni
scrittorucolo possa, per conferire autorità alle sue opere, spesso
fondate su vane fantasie, spargervi passi della Sacra Scrittura
interpretati, o più spesso stiracchiati, in direzione tanto lontana
dalle rette intenzioni della Scrittura quanto vicina alla derisione
di coloro che non senza qualche vana ostentazione se ne
adornano. Si potrebbero fare molti esempi di un tale abuso, ma
mi accontento di farne due, nell’ambito di problematiche di
astronomia. Il primo riguarda le pubblicazioni contrarie ai
pianeti Medicei, da me recentemente scoperti, contro la cui
esistenza furono chiamati in gioco vari passi della Sacra
Scrittura: ora che i pianeti si mostrano a tutto il mondo, mi
piacerebbe sentire a quali nuove interpretazioni ricorrono quegli
stessi oppositori nell’esporre la Scrittura e come spiegano la
loro ingenuità. L’altro esempio recente di una pubblicazione
contro gli astronomi e i filosofi è quello per cui si sostiene che
la Luna non riceve la luce dal Sole ma è dotata di luce propria,
teoria che si pretenderebbe di convalidare con vari passi della
Scrittura che, a detta dell’autore, non potrebbero essere salvati
se tale teoria non venisse accolta come vera e necessaria.
Tuttavia, che la Luna per sé stessa sia priva di luce, non è meno
chiaro dello splendore del Sole.
Pertanto resta fuori di dubbio che tali scrittori, per non aver
capito il significato autentico di certi passi della Scrittura, se
davvero avessero rivestito grande autorità l’avrebbero
strumentalizzata per obbligare gli altri a considerare come vere
delle affermazioni contrarie all’esperienza dei sensi e al
ragionamento: che Dio ci salvi dal diffondersi di questo abuso e
dal consenso che potrebbe acquistare, perché si sarebbe in breve
tempo costretti a vietare ogni scienza. Essendo infatti molti di
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