Page 66 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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correttamente tali Scritture e per interpretarne il contenuto, che
non può che essere del tutto vero e in accordo con le verità
dimostrate. Tendo in proposito a credere che l’autorità delle
Sacre Scritture abbia avuto l’obiettivo di persuadere gli uomini
circa argomenti che, trascendendo le possibilità di conoscenza
dell’uomo, non potevano essere resi credibili con strumenti
razionali o altri mezzi che non fossero la bocca stessa dello
Spirito Santo. Direi di più: anche circa gli argomenti che non
riguardano la Fede, si deve reputare conveniente e necessario,
per il fatto stesso che la sapienza divina supera ogni capacità di
giudizio e di ipotesi umana, anteporre l’autorità delle stesse
Sacre Scritture a quella di tutte le scritture umane in cui non sia
adottato il metodo scientifico, ma che contengano semplici
narrazioni, oppure anche ragionamenti motivati. Ma che lo
stesso Dio che ci ha dotati di sensi, di intelligenza e della
possibilità di esprimerci con il linguaggio abbia voluto,
mettendo in secondo piano la funzione di questi suoi doni, darci
con altro mezzo le conoscenze che possiamo con essi
conseguire, così che anche a proposito della conoscenza della
natura, che l’esperienza dei sensi e l’attività razionale
espongono davanti agli occhi e all’intelletto, dobbiamo negare
la funzione dei sensi e dell’intelligenza, io non penso proprio
che si debba credere, soprattutto per quanto riguarda quelle
discipline cui la Scrittura accenna solo in minima parte e in
luoghi sparsi e lontani fra loro. Tale è appunto l’astronomia,
così poco trattata che non sono neppure nominati i pianeti,
tranne il Sole e la Luna e, una o due volte soltanto, Venere, con
il nome di Lucifero. Se gli scrittori sacri avessero avuto
l’intenzione di render noti al popolo l’organizzazione e i
movimenti dei corpi celesti e noi conseguentemente dovessimo
apprendere tali informazioni dalle Sacre Scritture, non ne
avrebbero, secondo me, parlato così poco, che è come dire
niente al confronto con l’enorme e straordinaria quantità di
nozioni che tale scienza contiene e va di continuo acquisendo.
Anzi, è opinione dei santissimi e dottissimi Padri che non solo
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