Page 62 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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ma si attiene sempre a problematiche di natura scientifica,
riguardanti i moti degli astri, trattati con dimostrazioni
astronomiche e matematiche, prima fondate su sensate
esperienze e accuratissime osservazioni. Non è che non avesse
prestato attenzione ai passi delle Sacre Scritture: in realtà era
perfettamente consapevole che, essendo la sua dottrina
dimostrata, non poteva risultare in contrasto con le Scritture, se
correttamente interpretate. Per questo alla fine della dedica,
rivolgendosi al Sommo Pontefice, così si esprime: «Se ci
saranno per caso dei fatui che, pur essendo ignari di tutte le
scienze matematiche, ugualmente si pronunceranno intorno a
esse, e per qualche passo della Scrittura, mal distorto al loro
proposito, oseranno biasimare e attaccare questo mio principio,
non mi interessa affatto, a tal punto disprezzo anche il loro
giudizio come temerario. È risaputo infatti che Lattanzio,
scrittore senz’altro notevole ma poco esperto di matematica,
parla in modo decisamente scherzoso della forma della Terra
quando deride i sostenitori della sua forma globulare. Quindi
non deve suscitare meraviglia negli studiosi se personaggi simili
rideranno anche di noi. Le cose di matematica si scrivono per i
matematici e questi nostri lavori, se io non mi sbaglio,
sembreranno arrecare qualche vantaggio anche alla repubblica
della Chiesa, di cui Vostra Santità regge ora il governo».
Si capisce come appartengano alla categoria descritta quelli
che si adoperano in ogni modo perché quest’autore venga
condannato senza nemmeno vederlo e che per convincere che
ciò non solo sia lecito, ma anche giusto, chiamano in campo
l’autorità della Scrittura, dei santi teologi e dei Concili. Poiché
io rispetto e tengo nella massima considerazione le suddette
autorità, tanto che giudicherei estremamente temerario chi
volesse contrastarle quando sono citate in conformità con i fini
della Santa Chiesa, credo che sia giusto entrare nel merito
quando sussiste il dubbio che qualcuno voglia, per interesse
personale, richiamarsi a esse e servirsene per intenzioni
contrarie a quelle santissime della Chiesa. Eccomi dunque
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