Page 16 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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ma anche delle generali calamità? Storie di vermucci ormai le
                nostre».

                     Insomma, la responsabilità dell’astronomo polacco è chiara
                e imperdonabile: è per colpa sua e della sua teoria che l’uomo

                ha  perso  la  propria  dignità,  le  proprie  sicurezze,  la  fiducia
                incrollabile  che  dava  senso  alle  sue  imprese.  E  la  “colpa”  di
                Galileo,  anch’essa  imperdonabile,  è  stata  quella  di  dimostrare

                inequivocabilmente che Copernico aveva ragione: «la mobilità
                della  Terra»  è  «sicurissima,  verissima,  irrefragabile»  (A

                monsignor Piero Dini in Roma, 23 marzo 1615).






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                                                  VOLGARE




                     Con diverse sue opere – non ultime le Lettere copernicane –

                Galileo occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura
                italiana  per  essere  stato  praticamente  il  primo  a  scrivere  in
                volgare di scienza.

                     Rispetto al lessico ereditato dagli scrittori precedenti, il suo
                bel  fiorentino  di  matrice  cinquecentesca  presenta  un  numero

                non  eccessivo  di  innovazioni,  ma  è  ammirevole  la  duttilità
                grazie  alla  quale  lo  scrittore  riesce  a  piegare  quella  lingua  a

                significare nuove cose e nuovi concetti. Per questo, il volgare
                galileiano rappresenta una tappa importantissima nello sviluppo

                storico della lingua italiana. Si tratta, ovviamente, di un italiano
                in  parte  diverso  dal  nostro,  essendo  trascorsi  alcuni  secoli  da
                allora:  da  qui  la  scelta,  per  la  presente  edizione,  di  fornire,  a

                fronte  del  testo  originale,  una  versione  in  lingua  corrente  (in
                alternativa  alla  soluzione  di  aggiungere  una  serie  di  note

                esplicative, che avrebbero però rischiato di rendere più faticosa
                la lettura).

                     Mentre  nella  sua  epoca  i  testi  scientifici  continuavano  a
                essere  redatti  in  latino,  Galileo  opta  per  il  volgare,  convinto



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