Page 143 - Galileo Galilei - Lettere copernicane. Sentenza e abiura
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admodum pueriliter de forma Terræ loqui, cum deridet eos qui
                Terram  globi  formam  habere  prodiderunt.  Itaque  non  debet

                mirum  videri  studiosis,  si  qui  tales  nos  etiam  ridebunt.
                Mathemata mathematicis scribuntur, quibus et hi nostri labores

                (si  me  non  fallit  opinio)  videbuntur  etiam  Republicæ
                Ecclesiasticæ  conducere  aliquid,  cuius  principatum  Tua
                Sanctitas nunc tenet.

                     E di questo genere si scorge esser questi che s’ingegnano di
                persuadere  che  tale  autore  si  danni,  senza  pur  vederlo;  e  per

                persuadere che ciò non solamente sia lecito, ma ben fatto, vanno
                producendo alcune autorità della Scrittura e de’ sacri teologi e

                de’  Concilii:  le  quali  sì  come  da  me  son  reverite  e  tenute  di
                suprema autorità, sì che somma temerità stimerei esser quella di

                chi volesse contradirgli mentre vengono conforme all’instituto
                di Santa Chiesa adoperate, così credo che non sia errore il parlar
                mentre  si  può  dubitare  che  alcuno  voglia,  per  qualche  suo

                interesse,  produrle  e  servirsene  diversamente  da  quello  che  è
                nella santissima intenzione di Santa Chiesa; però, protestandomi

                (e anco credo che la sincerità mia si farà per sé stessa manifesta)
                che  io  intendo  non  solamente  di  sottopormi  a  rimuover

                liberamente quegli errori ne’ quali per mia ignoranza potessi in
                questa scrittura incorrere in materie attenenti a religione, ma mi

                dichiaro ancora non voler nell’istesse materie ingaggiar lite con
                nissuno, ancor che fossero punti disputabili: perché il mio fine
                non  tende  ad  altro,  se  non  che,  se  in  queste  considerazioni,

                remote  dalla  mia  professione  propria,  tra  gli  errori  che  ci
                potessero essere dentro, ci è qualche cosa atta ad eccitar altri a

                qualche avvertimento utile per Santa Chiesa, circa ’l determinar
                sopra  ’l  sistema  Copernicano,  ella  sia  presa  e  fattone  quel

                capitale  che  parrà  a’  superiori;  se  no,  sia  pure  stracciata  ed
                abbruciata  la  mia  scrittura,  ch’io  non  intendo  o  pretendo  di

                guadagnarne  frutto  alcuno  che  non  fusse  pio  e  cattolico.  E  di
                più, ben che molte delle cose che io noto le abbia sentite con i
                proprii orecchi, liberamente ammetto e concedo a chi l’ha dette

                che dette non l’abbia, se così gli piace, confessando poter essere



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