Page 77 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Autori come Drake          175  o Coffa    176  hanno sostenuto che Galileo formulò

          effettivamente il principio di inerzia moderno. Drake in concreto afferma
          che quando Galileo concede al moto circolare il privilegio che nega a

          quello  rettilineo,  cioè  la  perpetuità,  egli  è  un  «propagandista»,  dal
          momento che:


                   «I passi relativi al movimento dei proietti nel Dialogo e alla derivazione della
                   traiettoria  parabolica  nei  Discorsi  dimostrano  che  Galileo,  in  quanto  fisico,
                   trattava i movimenti inerziali come rettilinei».    177


          Drake si avvale di due argomenti a difesa della propria tesi. Il primo di

          essi  allude  alle  lunghe  argomentazioni  fornite  da  Galileo  per  replicare
          all’obiezione che, se la Terra ruotasse, gli oggetti che stanno su di essa

          ne  sarebbero  scagliati  via.  Galileo  si  serve  di  una  complessa
          dimostrazione  geometrica            178   sulla  cui  erroneità  tutti  gli  storici  sono

          d’accordo, non necessariamente però per gli stessi motivi, in merito ai
          quali  non  riescono  anzi  a  mettersi  d’accordo.  Dunque,  Drake  afferma

          che:


                   «Se Galileo avesse considerato come un fatto che ogni corpo che sta sopra la
                   Terra  ha  indelebilmente  in  sé  un  movimento  circolare  identico  a  quello  della
                   rotazione  diurna,  tutta  la  sua  complicata  argomentazione  matematica  avrebbe
                   potuto  essere  evitata  e,  al  posto  di  essa,  ci  troveremmo  alle  prese  con  una
                   ripetizione della posizione copernicana».     179


          Temo  che  questo  filone  argomentativo  portato  all’estremo  renderebbe

          superfluo  proprio  il  Dialogo,  dal  momento  che  senza  dubbio  alcuno

          Galileo considerava il movimento terrestre un dato di fatto.                      180  Il secondo
          argomento,  che  è  condiviso  da  Sosio,               181   consiste  nel  distinguere  tra

          fattualità  di  un  movimento  inerziale  rettilineo,  vale  a  dire  la  sua
          constatazione  sperimentale,  e  la  possibilità  di  tale  categoria  di

          movimento.  Secondo  questi  autori,  Galileo  qua  e  là  afferma  che  non
          esiste movimento inerziale rettilineo, ma in altre occasioni, come quelle
          testé citate, dà per scontato il secondo, in altre parole, crede nel principio

          di inerzia moderno.        182

          Tutto  ciò  ci  riporta,  come  tante  volte,  a  una  ben  nota  affermazione  di
          Koyré  secondo  la  quale  la  fisica  di  Galileo  è  una  fisica  degli  oggetti
          pesanti nelle vicinanze della Terra e che il nostro sarebbe incapace di

          concepirli  senza  la  gravità.         183   La  forza  centrifuga  non  soltanto  non




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