Page 63 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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È ovvio che l’aria non ruota intorno al centro del globo terrestre da sola.
          Non  possiede  un  movimento  naturale  circolare  come  invece  il  globo

          terrestre,  cioè  il  globo  formato  dall’elemento  terra.  Galileo  ripete
          semplicemente  Copernico:  soltanto  l’aria  contigua  gira  con  la  Terra

          perché  è  spinta  dalle  montagne  oppure  perché  è  contaminata
          dall’elemento terra sotto forma di vapori o esalazioni, vale a dire perché,

          in ultima istanza, è anch’essa terrestre.


                   «Ma la conversion diurna si dà per moto proprio e naturale al globo terrestre,
                   ed in conseguenza a tutte le sue parti, e come impresso dalla natura è in loro
                   indelebile; e però quel sasso che è in cima alla torre, ha per suo primario istinto
                   l’andare  intorno  al  centro  del  suo  tutto  in  ventiquattr’ore,  e  questo  natural
                   talento  esercita  egli  eternamente,  sia  pur  posto  in  qualsivoglia  stato»     144   (il
                   corsivo è mio).


          L’elemento «aria» non possiede però per sua natura il moto circolare che

          è  proprio  soltanto  dell’elemento  «terra».  Più  ancora,  l’elemento  aria  è
          dotato di proprietà dinamiche diverse da quelle dell’elemento Terra:


                   «Imperocché, come altra volta s’è detto, i corpi leggieri son ben più facili ad
                   esser  mossi  che  i  più  gravi,  ma  son  ben  tanto  meno  atti  a  conservar  il  moto
                   impressoli, cessante la causa movente; onde l’aria, come in se stessa tenuissima
                   e leggierissima, è agevolissimamente mobile da qualsivoglia minima forza, ma è

                   anco inettissima a conservare il moto, cessante il motore».       145


          Lo  stesso  accade  con  l’altro  elemento  che  continua  a  far  parte  della
          concezione di Galileo, cioè quello dell’acqua.


                   «Il solo elemento dell’acqua, come quello che è vastissimo e che non è annesso e
                   concatenato al globo terrestre, come sono tutte l’altre sue parti solide, anzi che
                   per la sua fluidezza resta in parte sui iuris e libero, rimane, tra le cose sullunari,

                   nel quale noi possiamo riconoscere qualche vestigio ed indizio di quel che faccia
                   la Terra in quanto al moto o alla quiete.»    146


          Harold I. Brown sottolineò e sviluppò questo punto in un articolo che, a
          mio  giudizio,  non  ha  avuto  l’eco  che  meritava.                    147   In  esso  Brown

          affermava che Galileo aveva ripreso da Aristotele l’idea degli elementi e
          delle loro distinte proprietà dinamiche, tuttavia nel contesto di una nuova

          fisica.


                   «In  particolare,  acqua  e  terra  sono  per  Galileo  elementi,  che  però  adesso  si
                   distinguono  per  il  fatto  che,  mentre  la  terra  possiede  un  movimento  naturale



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