Page 553 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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stelle alla Terra, ma la Terra alle stelle nasce e tramonta, e che l’oriente
          comincia in occidente e l’occidente in oriente, ed in somma che quasi

          tutto ’l corso del mondo si travolge.
          SALV. Ogni cosa mi piace, fuor che l’aver mescolati luoghi della Sacra

          Scrittura, sempre veneranda e tremenda, tra queste puerizie pur troppo
          scurrili, e volsuto ferire con cose sacrosante chi, per ischerzo e da burla

          filosofando, non afferma né nega, ma, fatti alcuni presupposti o ipotesi,
          familiarmente ragiona.

          SIMP. Veramente ha scandalezato me ancora e non poco, e massime co ’l
          soggiugner  poi,  che  se  bene  i  Copernichisti  rispondono,  benché  assai
          stravoltamente,  a  queste  e  simili  altre  ragioni,  non  però  potranno

          sodisfare e rispondere alle cose che seguono.
          SALV. Quest’è poi peggio di tutto, perché mostra d’aver cose più efficaci

          e concludenti che le autorità delle Sacre Lettere. Ma, di grazia, riveriamo
          queste, e passiamo a i discorsi naturali ed umani: anzi pure, quando e’
          non produca tra le ragioni naturali cose di miglior senso che queste sin

          qui  addotte,  potremo  lasciar  da  banda  tutta  questa  impresa,  perché  io
          sicuramente  non  son  per  spender  parola  in  rispondere  a  inezzie  così

          scempie; e quello che egli dice, che i Copernichisti rispondono a queste
          instanze, è falsissimo, né si può credere che uomo alcuno si mettesse a

          consumar il tempo tanto inutilmente.
          SIMP.  Concorro  io  ancora  nell’istesso  giudizio:  però  sentiamo  l’altre

          instanze, che egli arreca per molto più gagliarde. Ed ecco qui, come voi
                                        vedete,  egli  con  calcoli  esattissimi  conclude,  che
            Ponendosi il moto

            annuo esser della           quando  l’orbe  magno  della  Terra,  nel  quale  il
                                        Copernico fa che ella scorra in un anno intorno al
            Terra, bisogna che
            una stella fissa sia        Sole, fusse come insensibile rispetto all’immensità
                                        della sfera stellata, secondo che l’istesso Copernico
            maggiore di tutto
                                        dice  che  bisogna  porlo,  converrebbe  di  necessità
            l’orbe magno.
                                        dire e confermare che le stelle fisse fussero per una
          distanza inimmaginabile lontane da noi, e che le minori di loro fussero

                                   più  grandi  che  non  è  tutto  l’istesso  orbe  magno,  ed
            Argomento di
            Ticone fondato         alcune altre maggiori assai di tutta la sfera di Saturno;
                                   moli veramente pur troppo vaste, ed incomprensibili ed
            sopra ipotesi
            false.                 incredibili.
                                   SALV.  Io  già  ho  veduto  una  cosa  simile  portata  da

          Ticone contro al Copernico, e non è ora che ho scoperta la fallacia, o per
          dir  meglio  le  fallacie,  di  questo  discorso,  fabbricato  sopra  ipotesi



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