Page 549 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 549
ripiego che basti per sodisfare unitamente al al Sole quattro
corso delle macchie ed al discorso della movimenti diversi, come
mente. Io vi esporrò quello che ci è si dichiara
sovvenuto, e voi ne farete quel capitale che il allungo.
giudizio vostro vi detterà.
Posto che gli apparenti movimenti delle macchie solari siano quali di
sopra si è dichiarato, e posta la Terra immobile nel centro dell’eclittica,
nella cui circonferenza sia collocato il centro del Sole, è necessario che
di tutte le diversità che si scorgono in essi movimenti le cagioni
riseggano in moti che siano nel corpo solare: il quale primieramente
converrà che in sé stesso si rivolga portando seco le macchie, le quali si
è supposto, anzi pur dimostrato, essere aderenti alla solar superficie.
Bisognerà, secondariamente, dire che l’asse della solar conversione non
sia parallelo all’asse dell’eclittica, che è quanto a dire che non sia eretto
perpendicolarmente sopra ’l piano dell’eclittica, perché, se fusse tale, i
passaggi di esse macchie ci apparirebber fatti per linee rette e parallele
all’eclittica: è dunque tale asse inclinato, poiché i passaggi per lo più
appariscon fatti per linee curve. Sarà, nel terzo luogo, necessario dire che
l’inclinazion di questo asse non sia fissa e riguardante di continuo verso
il medesimo punto dell’universo, anzi che di momento in momento vadia
mutando direzione; perché quando la pendenza riguardasse
continuamente verso l’istesso punto, i passaggi delle macchie non
cangerebbero già mai apparenza, ma, retti o curvi, piegati in su o in giù,
ascendenti o descendenti, che apparissero una volta, tali apparirebber
sempre. È forza dunque dire, tale asse esser convertibile, e talora trovarsi
nel piano del cerchio estremo terminator dell’emisferio apparente, allora,
dico, quando i passaggi delle macchie appariscono fatti per linee rette e
più che mai pendenti, il che accade due volte l’anno; altre volte poi
trovarsi nel piano del meridiano del riguardante, in modo tale che l’uno
de’ suoi poli caschi nel solare emisferio apparente e l’altro nell’occulto,
ed amendue lontani da i punti estremi, o vogliam dire da i poli, d’un
altro asse del Sole, il quale sia parallelo all’asse dell’eclittica (il qual
secondo asse converrà necessariamente assegnare al globo del Sole),
lontani, dico, tanto quanto importa l’inclinazione dell’asse della
revoluzione delle macchie; e di più, che il polo cadente nell’emisferio
apparente una volta sia nella parte superiore e l’altra nell’inferiore,
perché del così accadere necessario argomento ce ne danno i passaggi
549