Page 551 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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terrestre, si possa così agevolmente salvar tante stravaganti apparenze ne
          i movimenti delle macchie solari, par veramente che il partito non sia da

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          Questo, Sig. Simplicio, è quanto sin ora è sovvenuto all’amico nostro ed
          a  me  da  potersi  produrre,  in  esplicazion  di  questa  apparenza,  da  i

          Copernicani e da i Tolemaici per mantenimento delle loro opinioni. Voi
          fatene quel capitale che il giudizio vostro vi persuade.

          SIMP. Io mi conosco inabile a potermi intromettere in una decisione tanto
          importante; e quanto al concetto mio, me ne starò neutrale, con isperanza
          però che sia per venir tempo che, illuminati da più alte contemplazioni

          che  non  sono  questi  nostri  umani  discorsi,  ci  debba  essere  svelata  la
          mente, e tolta via quella caligine che ora ce la tiene offuscata.

          SAGR. Ottimo e santo è il consiglio al quale si attiene il Sig. Simplicio, e
          degno  d’esser  da  tutti  ricevuto  e  seguito,  come  quello  che,  derivando
          dalla somma sapienza e suprema autorità, solo può con sicurezza essere

          abbracciato. Ma per quanto è permesso di penetrare al discorso umano,
          contenendomi  dentro  a  i  termini  delle  conietture  e  delle  ragioni

          probabili,  dirò  bene,  un  poco  più  resolutamente  che  non  fa  il  Sig.
          Simplicio,  non  aver,  tra  quante  sottigliezze  io  mai  mi  abbia  sentite,

          incontrato mai cosa di maggior maraviglia al mio intelletto, né che più
          strettamente m’abbia allacciata la mente (trattone le pure geometriche ed

          aritmetiche  dimostrazioni),  di  queste  due  conietture,  prese  l’una  dalle
          stazioni  e  retrogradazioni  de  i  cinque  pianeti,  e  l’altra  da  queste
          stravaganze de i movimenti delle macchie solari: e perché mi pare che

          elleno  tanto  facilmente  e  lucidamente  rendan  la  vera  cagione  di
          apparenze  tanto  stravaganti,  mostrando  come  un  solo  semplice  moto,

          mescolato  con  tanti  altri  pur  semplici,  ma  tra  di  loro  differenti,  senza
          introdur difficultà alcuna, anzi con levar tutte quelle ch’accompagnano

          l’altra  posizione,  vo  meco  medesimo  concludendo,  necessariamente
          bisognare che quelli che restano contumaci contro a questa dottrina, o

          non  abbian  sentite  o  non  abbiano  intese  queste  tanto  manifestamente
          concludenti ragioni.
          SALV. Io non gli attribuirò titolo né di concludenti né di non concludenti,

          attesoché,  come  altre  volte  ho  detto,  l’intenzion  mia  non  è  stata  di
          risolver cosa veruna sopra così alta quistione, ma solo di proporre quelle

          ragioni naturali ed astronomiche le quali per l’una e per l’altra posizione
          possono da me addursi, lasciando ad altri la determinazione: la quale non



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