Page 545 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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segnerebbe sopra la superficie del Sole la circonferenza di quel cerchio
          che a noi appare una linea retta. Retto dunque apparirà il suo passaggio;

          e  retti  ancora  appariranno  i  movimenti  di  altre  macchie  le  quali
          nell’istessa  revoluzione  descrivessero  minor  cerchi,  per  esser  tutti

          paralleli  al  massimo,  e  l’occhio  nostro  posto  in  distanza  immensa  da
          quelli. Ora, se voi considererete come, doppo che avrà scorso la Terra in

          sei  mesi  la  metà  dell’orbe  magno  e  si  sarà  costituita  incontro
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          all’emisferio del Sole che ora ci è occulto, sì che il terminator  della
          parte che allor sarà veduta sia l’istesso cerchio ABCD, che pur passerà
          per  li  poli  E,  I,  intenderete  che  l’istesso  accaderà  de  i  viaggi  delle

          macchie, cioè che tutti appariranno fatti per linee rette: ma perché tale
          accidente non ha luogo se non quando il terminator passa per i poli E, I,

          ed esso terminatore di momento in momento, mediante il moto annuo
          della Terra, si va mutando, però momentaneo è il suo passar per i poli
          fissi E, I, ed in conseguenza momentaneo è il tempo dell’apparir diritti i

          moti  di  esse  macchie.  Da  questo  che  sin  qui  si  è  detto,  si  viene  a
          comprendere  ancora  come,  essendo  l’apparizione  e  principio  del  moto

          delle macchie dalla parte F, procedendo verso G, i passaggi loro sono
          dalla sinistra, ascendendo verso la destra; ma posta la Terra nella parte

          diametralmente  opposta,  la  comparsa  delle  macchie  intorno  a  G  sarà
          bene alla sinistra del riguardante, ma il passaggio sarà descendente verso

          la destra F. Figuriamoci ora, la Terra esser situata per una quarta lontana
          dal presente stato, e segniamo in quest’altra figura il terminatore ABCD
          e  l’asse,  come  prima,  AC,  per  il  quale  passerebbe  il  piano  del  nostro

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          meridiano,   nel  qual  piano  sarebbe  ancora  l’asse  della  revoluzion  del
          Sole, con i suoi poli, uno verso di noi, cioè nell’emisferio apparente, il
          qual  polo  rappresenteremo  col  punto  E,  e  l’altro  caderà  nell’emisferio
          occulto, e lo noto I. Inclinando dunque l’asse EI con la superior parte E

          verso  noi,  il  cerchio  massimo  descritto  dalla  conversion  del  Sole  sarà
          questo BFDG, la cui metà da noi veduta, cioè BFD, non più ci apparirà

          una linea retta, per non esser i poli E, I nella circonferenza ABCD, ma si
          mostrerà incurvata e col suo convesso verso la parte inferiore C; ed è
          manifesto  che  l’istesso  apparirà  di  tutti  i  cerchi  minori  paralleli  al

          massimo  BFD.  Intendesi  ancora,  che  quando  la  Terra  sarà
          diametralmente opposta a questo stato, sì che vegga l’altro emisferio del

          Sole,  il  quale  ora  è  occulto,  vedrà  del  medesimo  cerchio  massimo  la
          parte  DGB  incurvata  col  suo  convesso  verso  la  parte  superiore  A;  e  i





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