Page 52 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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proponga  li  due  sistemi  massimi  Tolemaico  e  Copernicano,  con  dire  che
                   amendue gli esamino, producendo per l’una e per l’altra parte quel tutto che si
                   può dire, lasciandone poi il giudizio in pendente. Ne è sin ora stampata la terza
                   parte,  e  spero  che  in  tre  mesi  si  finirà  il  rimanente.  Credo  che,  se  si  fusse
                   intitolato  il  libro  del  flusso  e  reflusso,  sarebbe  stato  con  più  utile  dello
                   stampatore. Ma doppo qualche tempo si spargerà la voce, per relazione di quei
                   primi che l’averanno letto, e intanto V.S. ne sarà stata da me avvisata, etc.»       120


          Fu dunque in ultima istanza il papa a trasformare il progettato Dialogo

          del flusso e reflusso nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo,
          quali ci sono oggi noti.




          Chi è lo sciocco?




          Esistono  eccellenti  studi  sul  Dialogo,             121   per  cui  non  ha  molto  senso
          darne  qui  una  esposizione  sistematica.  Mi  limiterò  pertanto  a  riferire

          brevemente  il  contenuto  delle  varie  giornate,  soffermandomi
          sinteticamente  su  alcuni  punti  attenenti  al  filo  che  ho  svolto  fin  qui.

          Quanto  al  resto,  le  note  al  testo  indicano  riferimenti  puntuali  a  temi
          specifici e, contrariamente all’usanza corrente, a esse mi rimetto qui.

          Galileo  è  convinto,  già  da  molto  tempo,  della  verità  del  sistema
          copernicano,  ossia  che  il  Sole  è  effettivamente  al  centro  delle  orbite
          planetarie e che la Terra ruota su se stessa e orbita al Sole come gli altri

          pianeti.  E,  nonostante  il  divieto  del  1616,  vuole  convincere  il  lettore
          dell’opera  che  tale  teoria  è  veritiera.  Intende  farlo,  questo  è  vero,

          rispettando  strettamente  –  anche  se  spesso  rasentando  il  limite  –  lo
          spinoso  compromesso  al  quale  è  approdato  con  il  papa.  Esporrà  gli

          argomenti a favore del geocentrismo e dell’eliocentrismo, lasciando in
          sospeso il giudizio. L’eliocentrismo verrà esposto semplicemente come

          un’ipotesi matematica. Ciò che non è stato stipulato, poiché lo si è dato
          per scontato, è che queste limitazioni non valgono per il geocentrismo.
          Ovvio  l’iniziale  squilibrio  implicito  nel  compromesso:  è  la  teoria

          eliocentrica, e soltanto essa, quella che è stata condannata come «stolta e
          assurda  in  filosofia».  La  teoria  geocentrica,  invece,  è  considerata

          talmente ovvia nella sua verità che, per così dire, non occorre che la si
          consideri una teoria.
          Ciò  che  farà  Galileo  nella  Giornata  prima  consisterà  nel  mostrare  il

          carattere  teorico  del  geocentrismo,  analizzando  i  presupposti  filosofici




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