Page 433 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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muove  più  velocemente  che  un  punto  della  medesima  linea  vicino  al
          centro a due braccia: e però è forza che e’ capisca e comprenda che il

          concetto e l’intenzione del Keplero è stata di dire, minore inconveniente
                                         esser  l’accrescer  un  corpo  immobile  a  somma
            Esplicazione del
                                         grandezza, che l’attribuire una somma velocità a
            vero senso del detto
                                         un  corpo  pur  vastissimo,  avendo  riguardo  al
            del Keplero, e sua
                                         modulo,  cioè  alla  norma  ed  all’esempio,  de  gli
            difesa.
                                         altri  corpi  naturali,  ne  i  quali  si  vede  che

          crescendo  la  distanza  dal  centro,  si  diminuisce  la  velocità,  cioè  che  i
          periodi delle lor circolazioni ricercano tempi più lunghi; ma nella quiete,
          che non è capace di farsi maggiore o minore, la grandezza o piccolezza

          del corpo non fa diversità veruna. Talché, se la risposta dell’autore debbe
          andar ad incontrar l’argomento del Keplero, è necessario che esso autore

                                         stimi che al principio movente l’istesso sia muover
            La grandeza e
            piccoleza del corpo          dentro al medesimo tempo un corpo piccolissimo
                                         ed  uno  immenso,  essendo  che  l’augumento  della
            fanno diversità nel
            moto, ma non                 velocità        vien      senz’altro         in     conseguenza
                                         dell’accrescimento  della  mole:  ma  quest’è  poi
            nella quiete.
                                         contro  alle  regole  architettoniche  della  natura,  la
          quale  osserva  nel  modello  delle  minori  sfere,  sì  come  veggiamo  ne  i

          pianeti e sensatissimamente nelle stelle Medicee, di far circolare gli orbi
          minori in tempi più brevi, onde il tempo della revoluzion di Saturno è

          più lungo di tutti i tempi dell’altre sfere minori, essendo di 30 anni: ora il
          passar da questa a una sfera grandemente maggiore, e farla muover in 24
          ore, può ben ragionevolmente dirsi uscir delle                    Ordine della

          regole  del  modello.  Sì  che,  se  noi
                                                                            natura è il far circolare
          attentamente  considereremo,  la  risposta                        gli orbi minori in

          dell’autore va non contro al concetto e senso
                                                                            tempi più brevi, ed
          dell’argomento, ma contro alla spiegatura e ’l                    i maggiori in tempi

          modo  del  parlare;  dove  anco  l’autore  ha  il
                                                                            più lunghi.
          torto  né  può  negare  di  non  aver  ad  arte

          dissimulato  l’intelligenza  delle  parole,  per  gravar  il  Keplero  d’una
          troppo crassa ignoranza: ma l’impostura è stata tanto grossolana, che non
          ha potuto con sì gran tara difalcar del concetto che ha della sua dottrina

          impresso  il  Keplero  nelle  menti  de  i  litterati.  Quanto  poi  all’instanza
          contro al perpetuo moto della Terra, presa dall’esser impossibil cosa che

          ella continuasse senza straccarsi, essendo che gli animali stessi, che pur
          si  muovon  naturalmente  e  da  principio  interno,  si  straccano  ed  hanno



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