Page 406 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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dico che so tanto di quel che seguirebbe dopo l’annichilazione del globo
          terrestre,  quanto  egli  avrebbe  saputo  che  fusse  per  seguir  di  esso  ed

          intorno  ad  esso  avanti  che  fusse  creato:  e  perché  io  son  sicuro  ch’e’
          direbbe che non si sarebbe né anco potuto immaginare nissuna delle cose

          seguite, delle quali la sola esperienza l’ha fatto scienziato, dovrà non mi
          negar  perdono  e  scusarmi  s’io  non  so  quel  che  egli  sa  delle  cose  che

          seguirebbero doppo l’annichilazione di esso globo, atteso che io manco
          di quest’esperienza che egli ha. Dite ora se ci è altra cosa.

          SIMP. Ci è questa figura, che rappresenta il globo terrestre con una gran
          cavità intorno al suo centro, ripiena d’aria; e per mostrare che i gravi non
          si  muovono  in  giù  per  unirsi  co  ’l  globo  terrestre,  come  dice  il

          Copernico,  costituisce  questa  pietra  nel  centro,  e  domanda,  posta  in
          libertà  quel  che  ella  farebbe;  ed  un’altra  ne  pone  nella  concavità  di

          questa  gran  caverna,  e  fa  l’istessa  interrogazione,  dicendo  quanto  alla
          prima: Lapis in centro constitutus aut ascendet ad Terram in punctum
          aliquod, aut non: si secundum, falsum est partes ob solam seiunctionem

          a toto ad illud moveri; si primum, omnis ratio et experientia renititur,
          neque gravia in suae gravitatis centro conquiescent. Item, si suspensus

          lapis  liberatus  decidat  in  centrum,  separabit  se  a  toto,  contra
          Copernicum;  si  pendeat,  refragatur  omnis  experientia,  cum  videamus

          integros fornices corruere.          125

          SALV. Risponderò, benché con mio disavvantaggio grande, già che son
                                        alle mani con chi ha veduto per esperienza ciò che
            Prima sono le cose

            gravi che il centro         fanno questi sassi in questa gran caverna, cosa che
                                        non ho veduta io, e dirò che credo che prima siano
            della gravità.
                                        le cose gravi che il centro comune della gravità, sì

          che non un centro, che altro non è che un punto indivisibile, e però di
          nessuna efficacia, sia quello che attragga a sé le materie gravi,                     126  ma che

          esse materie, cospirando naturalmente all’unione, si formino un comun
          centro, che è quello intorno al quale consistono parti di eguali momenti:

          onde  stimo,  che  trasferendosi  il  grande  aggregato  de  i  gravi  in
          qualsivoglia  luogo,  le  particelle  che  dal  tutto  fusser  separate  lo
                                         seguirebbero,  e  non  impedite  lo  penetrerebbero
            Trasponendosi il
            grand’aggregato de           sin  dove  trovassero  parti  men  gravi  di  loro,  ma
                                         pervenute sin dove s’incontrassero in materie più
            i gravi, le particelle
            separate da esso lo          gravi,  non  scenderebber  più.  E  però  stimo  che
                                         nella  caverna  ripiena  d’aria  tutta  la  volta
            seguirebbono.



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