Page 40 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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difficilmente databili. È un trattato assai convenzionale che, basandosi su
          alcune  considerazioni  metodologiche  iniziali,  limita  il  lavoro  del

          cosmografo  al  trattamento  quantitativo  nel  «numero  e  distribuzione…,
          figura, grandezza e distanza» delle parti di questo mondo, «lasciando la

          considerazione  della  sostanza  e  delle  qualità  delle  medesime  parti  al
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          filosofo naturale».  Alla luce di queste dichiarazioni, è lecito pensare
          che Galileo si avvalesse della tradizionale distinzione e gerarchia tra le
          discipline  per  esporre  punti  di  vista  tradizionali,  senza  tradire  il  suo

          copernicanesimo  che  semplicemente  qui  non  sarebbe  pertinente.                               85
          Passando al tema del movimento della Terra, Galileo dice che:



                   «La presente questione è degna di considerazione, essendo che non sono mancati
                   grandissimi  filosofi  e  matematici,  i  quali,  stimando  la  terra  essere  una  stella,
                   l’hanno  fatta  mobile.  Nulladimeno,  seguitando  noi  il  parere  d’Aristotele  e  di
                   Tolomeo,  addurremo  quelle  ragioni,  per  le  quali  si  possa  credere,  lei  essere
                   totalmente stabile».  86


          Continuando, rifiuta senz’altro la possibilità che la Terra si muova con
          moto rettilineo: dal momento che si è dimostrato che sta al centro (in

          basso),  non  può  muoversi  verso  il  centro,  ed  è  assurdo  supporre  che,
          essendo pesante, si muova verso la circonferenza (in alto).


                   «Ma che lei possa muoversi circolarmente, ha più del verosimile, e perciò da
                   alcuni  è  stato  creduto;  mossi  principalmente  dal  parer  loro  cosa  quasi

                   impossibile, che tutto l’universo eccetto la terra, dia una rivoluzione da oriente
                   in  occidente,  tornando  in  oriente,  dentro  allo  spazio  di  24  ore:  e  però  hanno
                   creduto,  che  più  presto  la  terra,  dentro  a  tal  tempo,  dia  una  volta  da  ponente
                   verso  levante.  Considerando  Tolomeo  questa  oppinione,  per  distruggerla
                   argomenta in questa guisa.»    87


          Immediatamente  dopo,  Galileo  espone  alcuni  argomenti  di  Tolomeo  e

          altri  che,  in  realtà,  sono  ripresi  da  Copernico,  senza  pronunciarsi  in
          merito. Si tratta degli argomenti che avrebbe criticato ampiamente nel
          Dialogo, ed è assai probabile che, almeno nel 1606, Galileo avesse già in

          mente buona parte di tali critiche. Il problema però è: fino a che punto
          possiamo  retrocedere  attribuendogli  tali  ipotetiche  critiche?  E  in  ogni

          caso, se ci atteniamo alla lettera, la cosmografia presentata da Galileo è
          totalmente convenzionale e, se qualcosa vi si afferma, è il geocentrismo,
          non l’eliocentrismo, l’immobilità della Terra e non il suo movimento di

          rotazione. La rivoluzione annua intorno al Sole non è neppure presa in




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