Page 395 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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giorno naturale, in un’ora, in un minuto primo ed in un secondo, che
farebbe un punto della Terra posto sotto l’equinoziale, ed anco nel
parallelo di 48 gradi. 100 E poi segue questo, dov’io dubito non avere
errato nel referirlo; però leggiamolo: His positis, necesse est, Terra
circulariter mota, omnia ex aëre eidem etc. Quod si hasce pilas aequales
ponemus pondere, magnitudine, gravitate, et in concavo spherae lunaris
positas libero descensui permittamus, si motum deorsum aequemus
celeritate motui circum (quod tamen secus est, cum pila A etc.),
elabentur minimum (ut multum cedamus adversariis) dies sex: quo
tempore sexies circa Terram etc. 101
SALV. Voi pur troppo avevi fedelmente referita l’instanza di quest’uomo.
Di qui potete comprender, Sig. Simplicio, con quanta cautela dovrebber
andar quelli che vorrebber dar a credere altrui quelle cose che forse non
credono essi medesimi: perché mi pare impossibil cosa che quest’autore
non si avesse ad accorgere ch’e’ si figurava un cerchio, il cui diametro,
che appresso i matematici è manco che la terza parte della circonferenza,
fusse più di 12 volte maggiore della medesima; errore che pone esser
assai più di 36 quello ch’è manco d’uno. 102
SAGR. Forse che queste proporzioni matematiche, che son vere in
astratto, applicate poi in concreto a cerchi fisici ed elementari non
rispondon così per appunto: se ben mi pare che i bottai, per trovare il
semidiametro del fondo da farsi per la botte, si servono della regola in
astratto de’ matematici, ancorché tali fondi sien cose assai materiali e
concrete. Però dica il Sig. Simplicio la scusa di quest’autore, e se gli
pare che la fisica possa differir tanto dalla matematica.
SIMP. La ritirata non mi par suffiziente, perché lo svario è troppo grande;
e in questo caso non saprei che dire altro, se non che quandoque bonus
etc. 103 Ma posto che il calcolo del Sig. Salviati sia più giusto, e che il
tempo della scesa della palla non fusse più di tre ore, parmi ad ogni
modo che venendo dal concavo della Luna, distante per sì
grand’intervallo, mirabil cosa sarebbe che ella avesse instinto da natura
di mantenersi sempre sopra ’l medesimo punto della Terra al quale nella
sua partita ella soprastava, e non più tosto restar in dietro per
lunghissimo intervallo.
SALV. L’effetto può esser mirabile, e non mirabile, ma naturale e
ordinario, secondo che sono le cose precedenti. Imperocché, se la palla
(conforme a’ supposti che fa l’autore) mentre si tratteneva nel concavo
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