Page 366 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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contradizioni. tanto è quanto a dire che ella non si farebbe?
Vedete adunque qual sia la forza del vero, che
mentre voi cercate d’atterrarlo, i vostri medesimi assalti lo sollevano e
l’avvalorano. Ma già che vi ho tratto di questo errore, non vorrei già
lasciarvi in quest’altro, che voi stimaste che una sfera materiale non
tocchi un piano in un sol punto; e vorrei pur che la conversazione, ancor
che di poche ore, avuta con persone che hanno qualche cognizion di
geometria vi facesse comparir un poco più intelligente tra quei che non
ne sanno niente. Or, per mostrarvi quanto sia grande l’error di coloro che
dicono che una sfera, v. g. di bronzo, non tocca un piano, v. g. d’acciaio,
in un punto, ditemi qual concetto voi vi formeresti di uno che dicesse e
costantemente asseverasse che la sfera non fusse veramente sfera.
SIMP. Lo stimerei per privo di discorso affatto.
SALV. In questo stato è colui che dice che la sfera materiale non tocca un
piano, pur materiale, in un punto, perché il dir La sfera, benché
questo è l’istesso che dire che la sfera non è sfera.
materiale, tocca ’l
E che ciò sia vero, ditemi in quello che voi piano materiale in
costituite l’essenza della sfera, cioè che cosa è
un sol punto.
quella che fa differir la sfera da tutti gli altri corpi
solidi.
SIMP. Credo che l’essere sfera consista nell’aver tutte le linee rette,
prodotte dal suo centro sin alla circonferenza, eguali.
SALV. Talché quando tali linee non fussero eguali, quel tal solido non
sarebbe altrimenti una sfera.
SIMP. Signor no. Definizione della
SALV. Ditemi appresso, se voi credete che delle
sfera.
molte linee che si posson tirar tra due punti, ve ne
possa essere altro che una retta sola.
SIMP. Signor no.
SALV. Ma voi intendete pure che questa sola retta sarà poi per necessità
la brevissima di tutte l’altre.
SIMP. L’intendo, e ne ho anche la dimostrazion chiara, arrecata da un
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gran filosofo peripatetico; e parmi, se ben mi ricorda, ch’ei la porti
riprendendo Archimede, che la suppone come nota, potendola
dimostrare.
SALV. Questo sarà stato un gran matematico, avendo potuto dimostrar
quel che né seppe né potette dimostrare Archimede; e se ve ne
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