Page 361 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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propensione  al  moto  si  va  per  un’altra  ragione  diminuendo  pure  in
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          infinito,  e ciò avviene dal potersi in infinito diminuire la gravità di esso
          mobile: talché le cagioni che diminuiscono la propensione allo scendere,

          ed in conseguenza favoriscono la proiezione, son due, cioè la leggerezza
          del mobile e la vicinità al termine di quiete, ed amendue agumentabili in
          infinito; le quali hanno, all’incontro, il contrasto di una sola causa del far

          la proiezione, la quale, benché essa parimente agumentabile in infinito,
          non  comprendo  come  essa  sola  non  possa  restar  vinta  dall’unione  ed

          accoppiamento dell’altre, che son due pure agumentabili in infinito.
          SALV. Dubitazione degna del Sig. Sagredo; e per dilucidarla, sì che più

          chiaramente venga da noi compresa, poiché voi ancora dite d’averla in
          confuso,  la  verremo  distinguendo  con  ridurla  in  figura,  la  quale  anco

          forse ci arrecherà agevolezza nel risolverla. Segniamo dunque una linea
          perpendicolare verso il centro, e sia questa AC, ed ad essa sia ad angoli
          retti la orizontale AB, sopra la quale si farebbe il moto della proiezione e

          vi continuerebbe d’andare il proietto con movimento equabile, quando la
          gravità non lo inclinasse a basso. Intendasi ora dal punto A prodotta una

          linea retta, la quale con la AB contenga qualsivoglia angolo, e sia questa
          AE, e notiamo sopra la AB alcuni spazii eguali AF, FH, HK, e da essi

          tiriamo le perpendicolari FG, HI, KL sino alla AE. E perché, come altra
          volta si è detto, il grave cadente, partendosi dalla quiete, va acquistando

          sempre  maggior  grado  di  velocità  di  tempo  in  tempo,  secondo  che
          l’istesso tempo va crescendo, possiamo figurarci gli spazii AF, FH, HK
          rappresentarci  tempi  eguali,  e  le  perpendicolari  FG,  HI,  KL  gradi  di

          velocità acquistati in detti tempi, sì che il grado di velocità acquistato in
          tutto il tempo AK sia come la linea KL rispetto al grado HI acquistato

          nel tempo AH, e ’l grado FG nel tempo AF, li quali gradi KL, HI, FG
          hanno  (come  è  manifesto)  la  medesima  proporzione  che  i  tempi  KA,
          HA, FA; e se altre perpendicolari si tireranno da i punti ad arbitrio notati

          nella linea FA, sempre si troverranno gradi minori e minori in infinito,
          procedendo verso il punto A, rappresentante il primo instante del tempo

          e il primo stato di quiete: e questo ritiramento verso A ci rappresenta la
          prima  propensione  al  moto  in  giù,  diminuita  in  infinito  per

          l’avvicinamento  del  mobile  al  primo  stato  di  quiete,  il  quale
          avvicinamento  è  agumentabile  in  infinito.  Troveremo  adesso  l’altra

          diminuzion di velocità, che pure si può fare in infinito per la diminuzion
          della gravità del mobile; e questo si rappresenterà col produrre altre linee





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