Page 362 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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dal punto A, le quali contengano angoli minori dell’angolo BAE, qual
          sarebbe questa AD, la quale, segando le parallele KL, HI, FG ne’ punti

          M, N, O, ci figura i gradi FO, HN, KM acquistati ne i tempi AF, AH,
          AK, minori de gli altri gradi FG, HI, KL acquistati ne i medesimi tempi,

          ma questi come da un mobile più grave, e quelli da un più leggiero. Ed è
          manifesto  che  col  ritirar  la  linea  EA  verso  AB,  ristrignendo  l’angolo

          EAB (il che si può fare in infinito, sì come la gravità in infinito si può
          diminuire),  si  vien  parimente  a  diminuire  in  infinito  la  velocità  del

          cadente, ed in conseguenza la causa che impediva la proiezione: e però
          pare  che  dall’unione  di  queste  due  ragioni  contro  alla  proiezione,
          diminuite  in  infinito,  non  possa  ella  esser  impedita.  E  riducendo  tutto

          l’argomento  in  brevi  parole,  diremo:  Col  ristrigner  l’angolo  EAB  si
          diminuiscono  i  gradi  di  velocità  LK,  IH,  GF;  ed  in  oltre  col  ritirar  le

          parallele KL, HI, FG verso l’angolo A si diminuiscono pure i medesimi
          gradi,  e  l’una  e  l’altra  diminuzione  si  estende  in  infinito:  adunque  la
          velocità del moto in giù si potrà ben diminuir tanto e tanto (potendosi

          doppiamente  diminuire  in  infinito),  che  ella  non  basti  per  restituire  il
          mobile sopra la circonferenza della ruota, e per fare, in conseguenza, che

          la  proiezione  venga  impedita  e  tolta.  All’incontro  poi,  per  far  che  la
          proiezion non segua, bisogna che gli spazii per i quali il proietto deve

          scendere per riunirsi alla ruota, si facciano così brevi ed angusti, che per
          tarda, anzi pur diminuita in infinito, che sia la scesa del mobile, ella pur

          basti  a  ricondurvelo;  e  però  bisognerebbe  che  si  trovasse  una
          diminuzione di essi spazii non solo fatta in infinito, ma di una infinità
          tale  che  superasse  la  doppia  infinità  che  si  fa  nella  diminuzion  della

          velocità del cadente in giù. Ma come si diminuirà una magnitudine più di
          un’altra  che  si  diminuisce  doppiamente  in  infinito?  Ora  noti  il  Sig.

          Simplicio  quanto  si  possa  ben  filosofare  in  natura  senza  geometria!  I
          gradi  della  velocità  diminuiti  in  infinito,  sì  per  la  diminuzion  della

          gravità  del  mobile  sì  per  l’avvicinamento  al  primo  termine  del  moto,
          cioè allo stato di quiete, sempre son determinati, e proporzionatamente

          rispondono alle parallele comprese tra due linee rette concorrenti in un
          angolo, conforme all’angolo BAE o BAD o altro in infinito più acuto,
          ma però sempre rettilineo; ma la diminuzione degli spazii per li quali il

          mobile  ha  da  ricondursi  sopra  la  circonferenza  della  ruota  è
          proporzionata ad un’altra sorte di diminuzione, compresa dentro a linee

          che  contengono  un  angolo  infinitamente  più  stretto  ed  acuto  di
          qualsivoglia  acuto  rettilineo,  quale  sarà  questo.  Piglisi  nella



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