Page 357 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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quella ruota mossa in giro con velocità Proietto grave,
grande, avesse così propension naturale di subito che è separato
muoversi verso il centro dell’istessa ruota sì dal proiciente, comincia
come e’ l’ha di muoversi verso il centro a declinare.
della Terra, sarebbe facil cosa che e’
ritornasse alla ruota, o più tosto che e’ non se ne partisse; perché
essendo, su ’l principio della separazione, l’allontanamento tanto
minimissimo, mediante l’infinita acutezza dell’angolo del contatto, ogni
poco poco d’inclinazione che lo ritirasse verso il centro della ruota,
basterebbe a ritenerlo sopra la circonferenza.
SIMP. Io non ho dubbio alcuno che, supposto quello che non è né può
essere, cioè che l’inclinazione di quei corpi gravi fusse di andare al
centro di quella ruota, e’ non verrebbero estrusi né scagliati.
SALV. Né io ancora suppongo, né ho bisogno di supporre, quel che non è,
perché non voglio negare che i sassi vengano scagliati; ma dico così per
supposizione, acciò voi mi diciate il resto. Figuratevi ora che la Terra sia
la gran ruota, che, mossa con tanta velocità, abbia a scagliar le pietre.
Già voi mi avete molto ben saputo dire che il moto proietto dovrà esser
per quella linea retta che toccherà la Terra nel punto della separazione: e
questa tangente come si va ella allontanando notabilmente dalla
superficie del globo terrestre?
SIMP. Credo che in mille braccia non s’allontani un dito.
SALV. Ed il proietto non dite voi che, tirato dal proprio peso, declina
dalla tangente verso il centro della Terra?
SIMP. Hollo detto: e dico anco il resto, e intendo perfettamente che la
pietra non si separerà dalla Terra, poiché il suo allontanarsene su ’l
principio sarebbe tanto e tanto minimo, che ben mille volte più vien ad
esser l’inclinazione che ha il sasso di muoversi verso il centro della
Terra; il qual centro in questo caso è anco il centro della ruota. E
veramente è forza concedere che le pietre, gli animali e gli altri corpi
gravi non posson esser estrusi: ma mi fanno ora nuova difficultà le cose
leggierissime, le quali hanno debolissima inclinazione di calare al centro,
onde, mancando in loro la facultà di ritirarsi alla superficie, non veggo
che elle non avessero a esser estruse; voi poi sapete che ad destruendum
sufficit unum. 63
SALV. Daremo sodisfazione anco a questo. Però ditemi in prima quel che
voi intendete per cose leggiere, cioè se voi intendete materie così
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