Page 352 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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forte in mano l’altro capo, e fatto semidiametro la e dissipare.
corda e ’l braccio, e centro la snodatura della
spalla, facciasi andare intorno velocemente il vaso, sì che egli descriva la
circunferenza di un cerchio; il quale o sia parallelo all’orizonte, o siagli
eretto, o in qualsivoglia modo inclinato, in tutti i casi seguirà che l’acqua
non cascherà fuori del vaso, anzi colui che lo gira sentirà sempre tirar la
corda e far forza per allontanarsi più dalla spalla; e se nel fondo del
secchiello si farà un foro, si vedrà l’acqua zampillar fuori non meno
verso il cielo che lateralmente e verso la terra; e se in cambio d’acqua si
metteranno pietruzze, girando nell’istesso modo, si sentirà far loro
l’istessa forza contro alla corda; e finalmente si veggono i fanciulli tirar i
sassi in gran lontananza co ’l muover in giro un pezo di canna, in cima
della quale sia incastrato il sasso: argomenti tutti della verità della
conclusione, cioè che la vertigine conferisce al mobile impeto verso la
circonferenza, quando il moto sia veloce; e perché, quando la Terra
girasse in sé stessa, il moto della superficie, e massime verso il cerchio
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massimo, come incomparabilmente più veloce che i nominati,
dovrebbe estruder ogni cosa contro al cielo.
SIMP. L’instanza mi par molto bene stabilita e annodata, e gran cosa ci
vorrà, per mio credere, a rimuoverla e sciorla.
SALV. Lo scioglimento suo depende da alcune notizie non meno sapute e
credute da voi che da me; ma perché elle non vi sovvengono, però non
vedete lo scioglimento. Senza dunque ch’io ve lo insegni, perché già voi
le sapete, co ’l semplice ricordarvele farò che voi stesso risolverete
l’instanza.
SIMP. Io ho posto mente più volte al vostro modo di ragionare, il quale
mi ha destato qualche pensiero che voi incliniate
Il nostro sapere è
a quella opinion di Platone, che nostrum scire sit un certo ricordarsi,
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quoddam reminisci: però, di grazia, cavatemi di
secondo Platone.
questo dubbio, dicendomi ’l vostro senso.
SALV. Quel ch’io senta dell’opinion di Platone, posso significarvelo con
parole ed ancora con fatti. Già ne’ ragionamenti avuti sin qui mi son io
più d’una volta dichiarato con fatti: seguirò l’istesso stile nel particolare
che aviamo per le mani, che potrà poi servirvi come esempio a più
agevolmente comprendere il mio concetto circa l’acquisto della scienza,
quando però ci avanzi tempo per un altro giorno e non sia di noia al Sig.
Sagredo che noi facciamo questa digressione.
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