Page 351 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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ferma, cominciasse a possono collocarsi uomini e fabbricarsi edifizii
muoversi al tempo se non quando ella stesse ferma, di qui dunque è
di Pitagora. manifesto che Tolomeo procede contro a quelli
che avendo per alcun tempo conceduto la quiete
alla Terra, cioè allora che gli animali le pietre e i muratori potetter
dimorarvi, e fabbricar i palazzi e le città, la fanno poi precipitosamente
mobile, alla rovina e distruzione delle fabbriche e de gli animali etc. Ché
quando egli avesse preso assunto di disputar contro a chi avesse
attribuito alla Terra tal vertigine dalla sua prima creazione, l’avrebbe
confutata co ’l dire che se la Terra si fusse sempre mossa, mai non si
sarebbe potuto costituir in essa né fiere né uomini né pietre, e molto
meno fabbricare edifizii e fondar città etc.
SIMP. Non resto ben capace di questa Aristotelica e Tolemaica
sconvenevolezza.
SALV. Tolomeo o arguisce contro a quelli che hanno stimata la Terra
mobile sempre, o contro a chi ha stimato che ella sia stata per alcun
tempo ferma e che poi si è messa in moto: se contro a i primi, doveva
dire: «La Terra non si è mossa sempre, perché mai non sarebbero stati
uomini né animali né edifizii in Terra, non permettendo loro la terrestre
vertigine il dimorarvi»; ma già che egli argumentando dice: «La terra
non si muove, perché le fiere gli nomini e le fabbriche, già poste in
Terra, precipiterebbono», suppone la Terra essersi una volta trovata in
tale stato, che abbia ammesso alle fiere e a gli uomini il dimorarvi e ’l
fabbricarvi; il che si tira in conseguenza l’essere stata ella alcun tempo
ferma, cioè atta alla dimora de gli animali ed alla fabbrica de gli edifizii.
Restate voi ora capace di quanto io ho voluto dire?
SIMP. Resto e non resto: ma questo poco importa al merito della causa,
né un erroruzzo di Tolomeo, commesso per inavvertenza, può esser
bastante a muover la Terra, quando ella sia immobile. Ma lasciati gli
scherzi, venghiamo pure al nervo dell’argomento, che a me pare
insolubile.
SALV. Ed io, Sig. Simplicio, lo voglio ancora annodare e strigner da
vantaggio, co ’l mostrar ancor più sensatamente come sia vero che i
corpi gravi, girati con velocità intorno a un centro stabile, acquistano
impeto di muoversi allontanandosi da quel centro, La vertigine veloce
quando anco e’ sieno in stato di aver propensione
ha facultà di
di andarvi naturalmente. Leghisi in capo di una estrudere
corda un secchiello, dentrovi dell’acqua, e tenendo
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