Page 349 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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inferiore, senza caderne pur una verso poppa, benché, mentre la gocciola
è per aria, la nave scorra molti palmi; i pesci nella lor acqua non con più
fatica noteranno verso la precedente che verso la sussequente parte del
vaso, ma con pari agevolezza verranno al cibo posto su qualsivoglia
luogo dell’orlo del vaso; e finalmente le farfalle e le mosche
continueranno i lor voli indifferentemente verso tutte le parti, né mai
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accaderà che si riduchino verso la parete che riguarda la poppa, quasi
che fussero stracche in tener dietro al veloce corso della nave, dalla
quale per lungo tempo, trattenendosi per aria, saranno state separate; e se
abbruciando alcuna lagrima d’incenso si farà un poco di fumo, vedrassi
ascender in alto ed a guisa di nugoletta trattenervisi, e indifferentemente
muoversi non più verso questa che quella parte. E di tutta questa
corrispondenza d’effetti ne è cagione l’esser il moto della nave comune a
tutte le cose contenute in essa ed all’aria ancora, che per ciò dissi io che
si stesse sotto coverta; ché quando si stesse di sopra e nell’aria aperta e
non seguace del corso della nave, differenze più e men notabili si
vedrebbero in alcuni de gli effetti nominati: e non è dubbio che il fumo
resterebbe in dietro, quanto l’aria stessa; le mosche parimente e le
farfalle, impedite dall’aria, non potrebber seguir il moto della nave,
quando da essa per spazio assai notabile si separassero; ma
trattenendovisi vicine, perché la nave stessa, come di fabbrica
anfrattuosa, porta seco parte dell’aria sua prossima, senza intoppo o
fatica seguirebbon la nave, e per simil cagione veggiamo tal volta, nel
correr la posta, le mosche importune e i tafani seguir i cavalli, volandogli
ora in questa ed ora in quella parte del corpo; ma nelle gocciole cadenti
pochissima sarebbe la differenza, e ne i salti e ne i proietti gravi, del tutto
impercettibile. 58
SAGR. Queste osservazioni, ancorché navigando non mi sia caduto in
mente di farle a posta, tuttavia son più che sicuro che succederanno nella
maniera raccontata: in confermazione di che mi ricordo essermi cento
volte trovato, essendo nella mia camera, a domandar se la nave
camminava o stava ferma, e tal volta, essendo sopra fantasia, ho creduto
che ella andasse per un verso, mentre il moto era al contrario. Per tanto
io sin qui resto sodisfatto e capacissimo della nullità del valore di tutte
l’esperienze prodotte in provar più la parte negativa che l’affirmativa
della conversion della Terra. Resta ora l’instanza fondata su ’l veder per
esperienza come una vertigine veloce ha facultà di estrudere e dissipare
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