Page 288 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 288
dell’albero della nave. piombo dalla cima dell’albero di una nave che
stia ferma, notando il segno dove ella batte, che
è vicino al piè dell’albero; ma se dal medesimo luogo si lascerà cadere la
medesima palla quando la nave cammini, la sua percossa sarà lontana
dall’altra per tanto spazio quanto la nave sarà scorsa innanzi nel tempo
della caduta del piombo, e questo non per altro se non perché il
movimento naturale della palla posta in sua libertà è per linea retta verso
’l centro della Terra. Fortificasi tal argomento con l’esperienza d’un
proietto tirato in alto per grandissima distanza,
Secondo argomento,
qual sarebbe una palla cacciata da una
preso dal proietto
artiglieria drizzata a perpendicolo sopra
tirato in grand’altezza.
l’orizonte, la quale nella salita e nel ritorno
consuma tanto tempo, che nel nostro parallelo l’artiglieria e noi insieme
saremmo per molte miglia portati dalla Terra verso levante, talché la
palla, cadendo, non potrebbe mai tornare appresso al pezzo, ma tanto
lontana verso occidente quanto la Terra fosse scorsa avanti. Aggiungono
di più la terza e molto efficace esperienza, che è: tirandosi con una
colubrina una palla di volata verso levante, e poi un’altra con egual
carica ed alla medesima elevazione verso ponente, Terzo argomento,
il tiro verso ponente riuscirebbe estremamente
preso da i tiri
maggiore dell’altro verso levante; imperocché d’artiglieria verso
mentre la palla va verso occidente, e l’artiglieria,
levante e verso
portata dalla Terra, verso oriente, la palla verrebbe
a percuotere in Terra lontana dall’artiglieria tanto ponente.
spazio quanto è l’aggregato de’ due viaggi, uno fatto da sé verso
occidente, e l’altro dal pezzo, portato dalla Terra, verso levante; e per
l’opposito, del viaggio fatto dalla palla tirata verso levante bisognerebbe
detrarne quello che avesse fatto l’artiglieria seguendola: posto dunque,
per esempio, che ’l viaggio della palla per sé stesso fosse cinque miglia,
e che la Terra in quel tal parallelo nel tempo della volata della palla
scorresse tre miglia, nel tiro di ponente la palla cadrebbe in Terra otto
miglia lontana dal pezzo, cioè le sue cinque
Confermasi
verso ponente e le tre del pezzo verso levante; l’argomento con i tiri
ma il tiro d’oriente non riuscirebbe più lungo di
verso mezo giorno e
due miglia, ché tanto resta detratto dalle cinque verso tramontana.
del tiro le tre del moto del pezzo verso la
medesima parte: ma l’esperienza mostra i tiri essere eguali; adunque
l’artiglieria sta immobile, e per conseguenza la Terra ancora. Ma non
288