Page 283 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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altro moto diverso dal participato, è egli necessario che risegga in
qualche suggetto per sè stesso, o pur può esser anco in natura senz’altro
appoggio?
SIMP. Aristotile vi risponde a tutte queste
Il moto non è senza
domande, e vi dice che sì come d’un mobile uno è
il suggetto mobile.
il moto, così di un moto uno è il mobile, ed in
conseguenza che senza l’inerenza del suo suggetto non può né essere né
anco immaginarsi alcun movimento.
SAGR. Io vorrei che voi mi diceste, nel terzo luogo, se voi credete che la
Luna e gli altri pianeti e corpi celesti abbiano lor movimenti proprii, e
quali e’ siano.
SIMP. Hannogli, e son quelli secondo i quali e’ vanno scorrendo il
zodiaco: la Luna in un mese, il Sole in un anno, Marte in dua, la sfera
stellata in quelle tante migliaia; e questi sono i moti loro proprii e
naturali.
SAGR. Ma quel moto col quale io veggo le stelle fisse, e con esse tutti i
pianeti, andare unitamente da levante a ponente e ritornare in oriente in
ventiquattr’ore, in che modo gli compete?
SIMP. Hannolo per participazione.
SAGR. Questo dunque non risiede in loro; e non risedendo in loro, né
potendo esser senza qualche suggetto nel quale e’ risegga, è forza farlo
proprio e naturale di qualche altra sfera.
SIMP. Per questo rispetto hanno ritrovata gli astronomi ed i filosofi
un’altra sfera altissima senza stelle, alla quale naturalmente compete la
conversion diurna, e questa hanno chiamata il primo mobile, il quale poi
rapisce seco tutte le sfere inferiori, contribuendo e participando loro il
movimento suo.
SAGR. Ma quando, senza introdurr’altre sfere incognite e vastissime,
senza altri movimenti o rapimenti participati, col lasciare a ciascheduna
sfera il suo solo e semplice movimento, senza mescolar movimenti
contrarii, ma fargli tutti per il medesimo verso, come è necessario ch’e’
sieno dependendo tutti da un sol principio, tutte le cose caminano e
rispondono con perfettissima armonia, perché rifiutar questo partito, e
dar assenso a quelle così strane e laboriose condizioni?
SIMP. Il punto sta in trovar questo modo così semplice e spedito.
SAGR. Il modo mi par bell’e trovato. Fate che la Terra sia il primo
mobile, cioè fatela rivolgere in sé stessa in ventiquattr’ore e per il
medesimo verso che tutte le altre sfere, che senza participar tal moto a
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