Page 287 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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ultimo, esser da gli astronomi prodotte altre ragioni in confermazione
dell’istesse conclusioni, dico dell’esser la Terra nel centro dell’universo
ed immobile; ed una sola ne produce, che è il risponder tutte le
apparenze, che si veggono ne’ movimenti delle stelle, alla posizione di
essa Terra nel centro, la qual rispondenza non avrebbe quando ella non
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vi fusse.» Le altre, prodotte da Tolomeo e da altri astronomi, le potrò
arrecare ora, se così vi piace, o dopo che arete detto quanto vi occorre in
risposta di queste di Aristotile.
SALV. Gli argumenti che si producono in questa
Argomenti di dua
materia, son di due generi: altri hanno riguardo a generi intorno alla
gli accidenti terrestri, senza relazione alcuna alle
quistione del moto
stelle, ed altri si cavano dalle apparenze ed o quiete della Terra.
osservazioni delle cose celesti. Gli argomenti
d’Aristotile son per lo più cavati dalle cose intorno a noi, e lascia gli altri
alli astronomi; però sarà bene, se così vi pare, esaminar questi presi dalle
esperienze di Terra, e poi verremo all’altro genere. E perché da
Tolomeo, da Ticone e da altri astronomi e filosofi, oltre a gli argomenti
d’Aristotile, presi confermati e fortificati da loro, Argomenti di
ne son prodotti de gli altri, si potranno unir tutti
Tolomeo, di Ticone e
insieme, per non aver poi a replicar le medesime d’altri, oltre a
o simili risposte due volte. Però, Sig. Simplicio,
quelli d’Aristotile.
o vogliate referirgli voi, o vogliate ch’io vi levi
questa briga, son per compiacervi.
SIMP. Sarà meglio che voi gli portiate, che, per averci fatto maggiore
studio, gli arete più in pronto, ed anco in maggior numero.
SALV. Per la più gagliarda ragione si produce da
Primo argomento,
tutti quella de i corpi gravi, che cadendo da alto a
preso dai gravi
cadenti da alto a basso vengono per una linea retta e perpendicolare
alla superficie della Terra; argomento stimato
basso.
irrefragabile, che la Terra stia immobile: perché,
quando ella avesse la conversion diurna, una torre dalla sommità della
quale si lasciasse cadere un sasso, venendo portata dalla vertigine della
Terra, nel tempo che ’l sasso consuma nel suo cadere, scorrerebbe molte
centinaia di braccia verso oriente, e per tanto spazio dovrebbe il sasso
percuotere in Terra lontano dalla radice della
Confermasi con
torre. Il quale effetto confermano con un’altra
l’esempio del cadente
esperienza, cioè col lasciar cadere una palla di
dalla cima
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