Page 279 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Ma raddoppiamo la difficoltà con un’altra grandissima: la quale è, che
quando si attribuisca questo gran moto al
Seconda confermazione
cielo, bisogna di necessità farlo contrario a i
che ’l moto
moti particolari di tutti gli orbi de i pianeti, de
diurno sia della
i quali ciascheduno senza controversia ha il
Terra.
movimento suo proprio da occidente verso
oriente, e questo assai piacevole e moderato, e convien poi fargli rapire
in contrario, cioè da oriente in occidente, da questo rapidissimo moto
diurno; dove che, facendosi muover la Terra in sé stessa, si leva la
contrarietà de’ moti, ed il solo movimento da occidente in oriente si
accomoda a tutte le apparenze e sodisfà a tutte compiutamente.
SIMP. Quanto alla contrarietà de i moti,
Moti circolari non
importerebbe poco, perché Aristotile dimostra che son contrarii, per
i moti circolari non son contrarii fra di loro, e che
Aristotile.
la loro non si può chiamar vera contrarietà.
SALV. Lo dimostra Aristotile, o pur lo dice solamente perché così
compliva a certo suo disegno? Se contrarii son quelli, come egli stesso
afferma, che scambievolmente si destruggono, io non so vedere come
due mobili che s’incontrino sopra una linea circolare, si abbiano a
offender meno che incontrandosi sopra una linea retta.
SAGR. Di grazia, fermate un poco. Ditemi, Sig. Simplicio, quando due
cavalieri si incontrano giostrando a campo aperto, o pure quando due
squadre intere o due armate in mare si vanno ad investire e si rompono e
si sommergono, chiameresti voi cotali incontri contrarii tra di loro?
SIMP. Diciamoli contrarii.
SAGR. Come dunque ne i moti circolari non è contrarietà? Questi,
essendo fatti sopra la superficie della terra o dell’acqua, che sono, come
voi sapete, sferiche, vengono ad esser circolari. Sapete voi, Sig.
Simplicio, quali sono i moti circolari che non son tra loro contrarii? son
quelli di due cerchi che si toccano per di fuora, che, girandone uno, fa
naturalmente muover l’altro diversamente; ma se uno sarà dentro
all’altro, è impossibil che i moti loro fatti in diverse parti non si
contrastino l’un l’altro.
SALV. Ma contrarii o non contrarii, queste sono altercazioni di parole; ed
io so che in fatti molto più semplice e natural cosa è il poter salvare il
tutto con un movimento solo, che l’introdurne due, se non volete
chiamarli contrarii, ditegli opposti: né io vi porgo questa introduzione
per impossibile, né pretendo di trar da essa una
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