Page 277 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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vi sono, o mi sia dichiarato come e’ non vi sieno né possano essere.
          SALV. Io sì come, per molto che ci abbia pensato, non ho potuto trovar

          diversità alcuna, così mi par d’aver trovato che diversità alcuna non vi
          possa essere; onde io stimo il più cercarla esser in vano. Però notate: il

                                              moto  in  tanto  è  moto  e  come  moto  opera,  in
            Il moto per le cose
                                              quanto  ha  relazione  a  cose  che  di  esso
            che di esso egualmente
                                              mancano;  ma  tra  le  cose  che  tutte  ne
            si muovono
                                              participano  egualmente,  niente  opera  ed  è
            è come se non fusse,

            ed in tanto opera                 come s’e’ non fusse: e così le mercanzie delle
                                              quali è carica la nave, in tanto si muovono, in
            in quanto ha

            relazione a cose che di           quanto, lasciando Venezia, passano per Corfù,
                                              per  Candia,  per  Cipro,  e  vanno  in  Aleppo,  li
            esso mancano.
                                              quali Venezia, Corfù, Candia etc. restano, né si

          muovono con la nave; ma per le balle, casse ed altri colli, de’ quali è
          carica  e  stivata  la  nave,  e  rispetto  alla  nave  medesima,  il  moto  da
          Venezia in Soria è come nullo, e niente altera la relazione che è tra di

          loro,  e  questo,  perché  è  comune  a  tutti  ed  egualmente  da  tutti  è
          participato;  e  quando  delle  robe  che  sono  in  nave  una  balla  si  sia

          discostata  da  una  cassa  un  sol  dito,  questo  solo  sarà  stato  per  lei
          movimento maggiore, in relazione alla cassa, che ’l viaggio di dua mila

          miglia fatto da loro di conserva.
          SIMP. Questa è dottrina buona, soda e tutta peripatetica.

          SALV.  Io  l’ho  per  più  antica;  e  dubito  che                      Proposizione presa
          Aristotile,  nel  pigliarla  da  qualche  buona  scuola,
                                                                                  da Aristotile da gli
          non  la  penetrasse  interamente,  e  che  però,                        antichi, ma

          avendola  scritta  alterata,  sia  stato  causa  di
                                                                                  alterata.
          confusione, mediante quelli che voglion sostenere

          ogni  suo  detto:  e  quando  egli  scrisse  che  tutto  quel  che  si  muove,  si
          muove sopra qualche cosa immobile, dubito che equivocasse dal dire che

          tutto quel che si muove, si muove rispetto a qualche cosa immobile, la
          qual proposizione non patisce difficultà veruna, e l’altra ne ha molte.

          SAGR.  Di  grazia,  non  rompiamo  il  filo,  e  seguite  avanti  il  discorso
          incominciato.
          SALV.  Essendo  dunque  manifesto  che  il  moto  il
                                                                                   Primo discorso per
          quale sia comune a molti mobili, è ozioso e come                         provar, il moto
          nullo in quanto alla relazione di essi mobili tra di
                                                                                   diurno esser della
          loro, poiché tra di essi niente si muta, e solamente                     Terra.
          è operativo nella relazione che hanno essi mobili



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