Page 269 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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restava ben pago e sicuro, l’origine de i nervi
Origine de i nervi
venir dal cervello e non dal cuore; al quale il
secondo Aristotile e
filosofo, doppo essere stato alquanto sopra di sé,
secondo i medici.
rispose: «Voi mi avete fatto veder questa cosa
talmente aperta e sensata, che quando il testo d’Aristotile non fusse in
contrario, che apertamente dice, i nervi nascer dal cuore, bisognerebbe
per forza confessarla per vera».
SIMP. Signori, io voglio che voi sappiate che questa disputa dell’origine
de i nervi non è miga così smaltita e decisa come forse alcuno si
persuade.
SAGR. Né sarà mai al sicuro, come si abbiano di simili contradittori; ma
questo che voi dite non diminuisce punto la stravaganza della risposta
del Peripatetico, il quale contro a così sensata esperienza non produsse
altre esperienze o ragioni d’Aristotile, ma la sola autorità ed il puro Ipse
dixit.
SIMP. Aristotile non si è acquistata sì grande autorità se non per la forza
delle sue dimostrazioni e della profondità de i suoi discorsi: ma bisogna
intenderlo, e non solamente intenderlo, ma aver
Requisiti per poter
ben filosofare in tanta gran pratica ne’ suoi libri, che se ne sia
formata un’idea perfettissima, in modo che ogni
via d’Aristotile.
suo detto vi sia sempre innanzi alla mente; perché
e’ non ha scritto per il volgo, né si è obligato a infilzare i suoi silogismi
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col metodo triviale ordinato, anzi, servendosi del perturbato, ha messo
talvolta la prova di una proposizione fra testi che par che trattino di ogni
altra cosa: e però bisogna aver tutta quella grande idea, e saper combinar
questo passo con quello, accozzar questo testo con un altro remotissimo;
ch’e’ non è dubbio che chi averà questa pratica, saprà cavar da’ suoi libri
le dimostrazioni di ogni scibile, perché in essi è ogni cosa.
SAGR. Ma, Sig. Simplicio mio, come l’esser le cose disseminate in qua e
in là non vi dà fastidio, e che voi crediate con l’accozzamento e con la
combinazione di varie particelle trarne il sugo, questo che voi e gli altri
filosofi bravi farete con i testi d’Aristotile, farò io con i versi di Virgilio
o di Ovidio, formandone centoni ed esplicando
Artifizio arguto per
con quelli tutti gli affari de gli uomini e i segreti
apprender la
della natura. Ma che dico io di Virgilio o di altro
filosofia da qual si
poeta? io ho un libretto assai più breve d’Aristotile
voglia libro.
e d’Ovidio, nel quale si contengono tutte le
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