Page 213 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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tutto invisibile, atteso che quella piccolissima parte dalla quale potesse
          venir  reflessa  l’immagine  del  Sole,  all’occhio  di  un  particolare,  per  la

          gran lontananza, resterebbe invisibile, come già abbiam detto.
          SIMP. Resto assai ben capace del vostro discorso; tuttavia mi par di poter

          risolverlo con pochissima fatica, e mantener benissimo che la Luna sia
          rotonda e pulitissima e che refletta il lume del Sole a noi al modo di uno

          specchio:  né  perciò  l’immagine  del  Sole  si  deve  veder  nel  suo  mezo;
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          avvengaché «non per le spezie  dell’istesso Sole possa vedersi in sì gran
          distanza la piccola figura del Sole, ma sia compresa da noi per il lume
          prodotto dal Sole l’illuminazione di tutto il corpo lunare. Una tal cosa

          possiamo noi vedere in una piastra dorata e ben brunita, che, percossa da
          un  corpo  luminoso,  si  mostra,  a  chi  la  guarda  da  lontano,  tutta

          risplendente;  e  solo  da  vicino  si  scorge  nel  mezo  di  essa  la  piccola
          immagine del corpo luminoso».
          SALV.  Confessando  ingenuamente  la  mia  incapacità,  dico  che  non

          intendo di questo vostro discorso altro che di quella piastra dorata; e se
          voi  mi  concedete  il  parlar  liberamente,  ho  grande  opinione  che  voi

          ancora  non  l’intendiate,  ma  abbiate  imparate  a  mente  quelle  parole
          scritte  da  qualcuno  per  desiderio  di  contraddire  e  mostrarsi  più

          intelligente  dell’avversario,  mostrarsi,  però,  a  quelli  che,  per  apparir
          eglino ancora intelligenti, applaudono a quello che e’ non intendono, e

          maggior  concetto  si  formano  delle  persone  secondo  che  da  loro  son
                                      manco  intese;  e  pur  che  lo  scrittore  stesso  non  sia
            Alcuni scrivono

            quel che non              (come molti ce ne sono) di quelli che scrivono quel
                                      che  non  intendono,  e  che  però  non  s’intende  quel
            intendono, e però
            non s’intende             che  essi  scrivono.  Però,  lasciando  il  resto,  vi
                                      rispondo, quanto alla piastra dorata, che quando ella
            quel che essi
            scrivono.                 sia  piana  e  non  molto  grande,  potrà  apparir  da
                                      lontano  tutta  risplendente,  mentre  sia  ferita  da  un

          lume gagliardo, ma però si vedrà tale quando l’occhio sia in una linea
          determinata,  cioè  in  quella  de  i  raggi  reflessi;  e  vedrassi  più

          fiammeggiante che se fusse, v. g., d’argento, mediante l’esser colorata ed
          atta,  per  la  somma  densità  del  metallo,  a  ricevere  brunimento

          perfettissimo: e quando la sua superficie, essendo benissimo lustrata, non
          fusse poi esattamente piana, ma avesse varie inclinazioni, allora anco da

          più  luoghi  si  vedrebbe  il  suo  splendore,  cioè  da  tanti  a  quanti
          pervenissero le varie reflessioni fatte dalle diverse superficie; che però si





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