Page 216 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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obliquamente, è manco chiara di quest’altra, obbliqui, e perché.
dove la reflessione viene ad angoli retti; e
notate come secondo che io gli vo ricevendo più e più obliquamente,
l’illuminazione si fa più debole.
SAGR. Veggo l’effetto, ma non comprendo la causa.
SALV. Se voi ci pensaste un centesimo d’ora, la trovereste; ma per non
consumare il tempo, eccovene un poco di dimostrazione in questa figura.
SAGR. La sola vista della figura mi ha chiarito il tutto, però seguite.
SIMP. Dite in grazia il resto a me, che non sono di sì veloce apprensiva.
SALV. Fate conto che tutte le linee parallele che voi vedete partirsi da i
termini A, B, sieno i raggi che sopra la linea CD vengono ad angoli retti:
inclinate ora la medesima CD, sì che penda come
I raggi più obbliqui
illuminano meno, DO: non vedete voi che buona parte di quei raggi
che ferivano la CD, passano senza toccar la DO?
e perché.
Adunque se la DO è illuminata da manco raggi, è
ben ragionevole che il lume ricevuto da lei sia più debole. Torniamo ora
alla Luna, la quale, essendo di figura sferica, quando la sua superficie
fusse pulita quanto questa carta, le parti del suo emisferio illuminato dal
Sole che sono verso l’estremità, riceverebbero minor lume assaissimo
che le parti di mezo, cadendo sopra quelle i raggi obliquissimi, e sopra
queste ad angoli retti; per lo che nel plenilunio, quando noi veggiamo
quasi tutto l’emisferio illuminato, le parti verso il mezo ci si dovrebbero
mostrare più risplendenti, che l’altre verso la circonferenza: il che non si
vede. Figuratevi ora la faccia della Luna piena di montagne ben alte: non
vedete voi come le piagge e i dorsi loro, elevandosi sopra la convessità
della perfetta superficie sferica, vengono esposti alla vista del Sole, ed
accomodati a ricevere i raggi, assai meno obliquamente, e perciò a
mostrarsi illuminati quanto il resto?
SAGR. Tutto bene: ma se vi sono tali montagne, è vero che il Sole le
ferirà assai più direttamente che non farebbe l’inclinazione di una
superficie pulita, ma è anco vero che tra esse montagne resterebbero tutte
le valli oscure, mediante l’ombre grandissime che in quel tempo
verrebber da i monti; dove che le parti di mezo, benché piene di valli e
monti, mediante l’avere il Sole elevato, rimarrebbero senz’ombre, e però
più lucide assai che le parti estreme, sparse non men di ombre che di
lume: e pur tuttavia non si vede tal differenza.
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