Page 201 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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ora  ascondendosi,  delle  macchie  o  altre  cose                       Luna, per le quali
          notabili  di  esse  parti.  Una  simil  variazione                       si osserva lei aver

          dovrebbe  scorgersi  ancora  verso  l’estremità                          riguardo al centro
          boreale  ed  australe  del  medesimo  disco,  secondo                    della Terra nel suo

          che la Luna si trova in questo o in quel ventre del                      moto.
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          suo       dragone;           perché,        quando         ella      è
          settentrionale, alcuna delle sue parti verso settentrione ci si nasconde, e
          si scuopre delle australi, e per l’opposito. Ora, che queste conseguenze si

          verifichino in fatto, il telescopio ce ne rende certi. Imperocché sono nella
          Luna  due  macchie  particolari,  una  delle  quali,  quando  la  Luna  è  nel

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          meridiano,  guarda verso maestro, e l’altra gli è quasi diametralmente
          opposta, e la prima è visibile anco senza il telescopio, ma non già l’altra:

          è  la  maestrale  una  macchietta  ovata,  divisa  dall’altre  grandissime;
          l’opposta è minore, e parimente separata dalle grandissime, e situata in

          campo  assai  chiaro:  in  amendue  queste  si  osservano  molto
          manifestamente le variazioni già dette, e veggonsi contrariamente l’una

          dall’altra, ora vicine al limbo del disco lunare, ed ora allontanate, con
          differenza  tale,  che  l’intervallo  tra  la  maestrale  e  la  circonferenza  del
          disco  è  più  che  il  doppio  maggiore  una  volta  che  l’altra;  e  quanto

          all’altra macchia (perché l’è più vicina alla circonferenza), tal mutazione
                                                                            70
          importa più che il triplo da una volta all’altra.  Di qui è manifesto, la
          Luna, come allettata da virtù magnetica, constantemente riguardare con
          una sua faccia il globo terrestre, né da quello divertir mai.

          SAGR.  E  quando  si  ha  a  por  termine  alle  nuove  osservazioni  o
          scoprimenti di questo ammirabile strumento?

          SALV.  Se  i  progressi  di  questa  son  per  andar  secondo  quelli  di  altre
          invenzioni grandi, è da sperare che col progresso del tempo si sia per

          arrivar a veder cose a noi per ora inimmaginabili. Ma tornando al nostro
                                              primo  discorso,  dico,  per  la  sesta  congruenza
            Sesta, la Terra e la
                                              tra  la  Luna  e  la  Terra,  che,  sì  come  la  Luna
            Luna scambievolmente
                                              gran parte del tempo supplisce al mancamento
            si illuminano.
                                              del lume del Sole e ci rende, con la reflessione

          del suo, le notti assai chiare, così la Terra ad essa in ricompensa rende,
          quando  ella  n’è  più  bisognosa,  col  refletterle  i  raggi  solari,  una  molto

          gagliarda illuminazione, e tanto, per mio parere, maggior di quella che a
          noi vien da lei, quanto la superficie della Terra è più grande di quella
          della Luna.





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