Page 20 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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fa a serva prostituta ad un uomo».    17


          Veniva così prendendo forma una quantità di problemi in conseguenza
          dei  quali  Galileo,  nei  suoi  momenti  più  difficili,  sarebbe  venuto  a

          trovarsi al centro del fuoco incrociato delle esigenze delle varie fazioni.




          I gesuiti: scienza e obbedienza



          Il  Concilio  di  Trento  e  lo  sviluppo  dei  suoi  decreti  coincidono

          approssimativamente  con  l’apogeo  degli  ordini  religiosi,  che  tra  la
          seconda  metà  del  XVI  e  la  prima  del  XVII  secolo  conobbero  il  loro

          momento  culminante.  E,  tra  tali  ordini,  il  più  importante,  influente  e
          potente, fu nel periodo in questione senza dubbio quello dei gesuiti.                        18

          La Compagnia di Gesù, soprattutto per opera di Suárez, che insegnò al
          Collegio  Romano  dal  1560  al  1585,  rivitalizzò  la  grande  metafisica,

          rendendo nuovamente inseparabili la scienza, la fisica e la teologia. Fu
          uno scolasticismo doppiamente ringiovanito. La filosofia di Suárez era
          costruita  a  misura  dello  spirito  più  radicale  e  controriformistico  del

          Concilio  tridentino.  Aristotele  e  san  Tommaso,  che  nel  1567  furono
          decretati  dottori  della  Chiesa  divenendo  così  autorità  teologiche

          referenziali, erano i suoi fondamentali pilastri. Ciò nonostante, i gesuiti
          sapevano che non si poteva più restare insensibili alle sfide che erano

          state lanciate soprattutto dal nominalismo. Perciò la filosofia di Suárez
          «tendeva a una sintesi ideale eclettica di tutta la tradizione del pensiero

          cattolico precedente al Concilio di Trento: san Tommaso, Duns Scoto e
          Occam,  con  l’intento  apologetico  dichiarato  di  dimostrare  che  tutti  i
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          cattolici erano d’accordo tra loro».  Fu questa la filosofia ufficiale dei
          gesuiti, ma non per questo cessarono di condannare ripetutamente le tesi

          nominalistiche  nei  loro  ranghi.  In  ogni  caso,  però,  ciò  significava  che
          tale filosofia era la custode dei valori essenziali dello spirito tridentino,
          vale  a  dire  la  norma  della  Chiesa  cattolica.  In  questa  «filosofia

          teologale»  il  teologo  prevaleva  sul  filosofo  e  mostrava  una  vocazione
          apologetica al servizio delle esigenze controversistiche del Concilio di

          Trento.


                   «La nostra filosofia – diceva Suárez nel Metaphysicarum disputationum – deve
                   essere  cristiana  e  ancella  della  divina  teologia.  I  principi  metafisici  devono
                   essere riferiti e adottati in modo da confermare le verità teologali.»      20



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