Page 193 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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avviliscono le cose.               quattro carrate di oro per aver solamente tanta
                                               terra quanta bastasse per piantare in un picciol

          vaso  un  gelsomino  o  seminarvi  un  arancino  della  Cina,  per  vederlo
          nascere,  crescere  e  produrre  sì  belle  frondi,  fiori
                                                                                  Incorruttibilità
          così  odorosi  e  sì  gentil  frutti?  È,  dunque,  la
                                                                                  celebrata dal vulgo
          penuria e l’abbondanza quella che mette in prezzo
                                                                                  per timor della
          ed avvilisce le cose appresso il volgo, il quale dirà
          poi quello essere un bellissimo diamante, perché                        morte.

          assimiglia  l’acqua  pura,  e  poi  non  lo  cambierebbe  con  dieci  botti
          d’acqua.  Questi  che  esaltano  tanto  l’incorruttibilità,
                                                                                      I detrattori della
          l’inalterabilità  etc.,  credo  che  si  riduchino  a  dir                  corruttibilità

          queste cose per il desiderio grande di campare assai e
                                                                                      meriterebber
          per  il  terrore  che  hanno  della  morte;  e  non                         d’esser cangiati

          considerano  che  quando  gli  uomini  fussero
                                                                                      in statue.
          immortali,  a  loro  non  toccava  a  venire  al  mondo.
          Questi  meriterebbero  d’incontrarsi  in  un  capo  di  Medusa,  che  gli

          trasmutasse in istatue di diaspro o di diamante, per diventar più perfetti
          che non sono.

          SALV. E forse anco una tal metamorfosi non sarebbe se non con qualche
          lor  vantaggio;  ché  meglio  credo  io  che  sia  il  non  discorrere,  che

          discorrere a rovescio.
          SIMP. È non è dubbio alcuno che la Terra è molto più perfetta essendo,

          come ella è, alterabile, mutabile etc., che se la fusse una massa di pietra,
          quando  ben  anco  fusse  un  intero  diamante,
                                                                               Corpi celesti, ordinati
          durissimo  ed  impassibile.  Ma  quanto  queste                      per servizio della

          condizioni  arrecano  di  nobiltà  alla  Terra,
                                                                               Terra, non hanno
          altrettanto  renderebbero  i  corpi  celesti  più                    bisogno d’altro che

          imperfetti, ne i quali esse sarebbero superflue,
                                                                               del moto e del lume.
          essendo che i corpi celesti, cioè il Sole la Luna

          e l’altre stelle, che non sono ordinati ad altro uso che al servizio della
          Terra, non hanno bisogno d’altro per conseguire il lor fine, che del moto

          e del lume.
          SAGR.  Adunque  la  natura  ha  prodotti  ed  indrizzati  tanti  vastissimi
          perfettissimi  e  nobilissimi  corpi  celesti,  impassibili,  immortali,  divini,

          non ad altro uso che al servizio della Terra, passibile, caduca e mortale?
          al servizio di quello che voi chiamate la feccia del mondo, la sentina di

          tutte le immondizie? e a che proposito far i corpi celesti immortali etc.,
          per servire a uno caduco etc.? Tolto via questo uso di servire alla Terra,



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