Page 192 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 192

corpo solare e con esso o intorno ad esso raggirarsi, mi dà grand’indizio
          che possa esser che questo autore scriva più tosto a compiacenza di altri

          che  a  soddisfazion  propria;  e  questo  dico,  perché,  dimostrandosi  egli
          intelligente  delle  matematiche,  è  impossibile  ch’ei  non  resti  persuaso

          dalle  dimostrazioni,  che  tali  materie  sono  necessariamente  contigue  al
          corpo solare, e sono generazioni e corruzioni tanto grandi, che nissuna

          così grande se ne fa mai in Terra: e se tali e tante e sì frequenti se ne
          fanno nell’istesso globo del Sole, che ragionevolmente può stimarsi delle

          più nobili parti del cielo, qual ragione resterà potente a dissuaderci che
          altre ne possano accadere ne gli altri globi?
          SAGR. Io non posso senza grande ammirazione, e dirò gran repugnanza al

          mio intelletto, sentir attribuir per gran nobiltà e
                                                                              La generabilità e
          perfezione  a  i  corpi  naturali  ed  integranti                   alterazione è perfezion

          dell’universo          questo        esser       impassibile,
                                                                              maggiore ne’ corpi
          immutabile,  inalterabile  etc.,  ed  all’incontro                  mondani che l’opposte
          stimar  grande  imperfezione  l’esser  alterabile,
                                                                              condizioni.
                                      generabile,  mutabile  etc.:
            Terra nobilissima
                                      io per me reputo la Terra nobilissima ed ammirabile
            per le tante
            mutazioni che             per  le  tante  e  sì  diverse  alterazioni,  mutazioni,
                                      generazioni etc., che in lei incessabilmente si fanno;
            in lei si fanno.
                                      e quando, senza esser suggetta ad alcuna mutazione,
          ella fusse tutta una vasta solitudine d’arena o una massa di diaspro, o che

                                          al tempo del diluvio diacciandosi l’acque che la
            Terra inutile e
                                          coprivano  fusse  restata  un  globo  immenso  di
            piena di ozio, levate
                                          cristallo, dove mai non nascesse né si alterasse o
            le alterazioni.
                                          si  mutasse  cosa  veruna,  io  la  stimerei  un
          corpaccio inutile al mondo, pieno di ozio e, per dirla in breve, superfluo

          e come se non fusse in natura, e quella stessa differenza ci farei che è tra
          l’animal vivo e il morto; ed il medesimo dico della Luna, di Giove e di

                                    tutti gli altri globi mondani. Ma quanto più m’interno
            Terra più nobile
            dell’oro e delle        in considerar la vanità de i discorsi popolari, tanto più
                                    gli trovo leggieri e stolti. E qual maggior sciocchezza
            gioie.
                                    si può immaginar di quella che chiama cose preziose
          le gemme, l’argento e l’oro, e vilissime la terra e il fango? e come non

          sovviene a questi tali, che quando fusse tanta scarsità della terra quanta è
                                               delle  gioie  o  de  i  metalli  più  pregiati,  non
            Penuria ed abbondanza

            mettono in prezo ed                sarebbe  principe  alcuno  che  volentieri  non
                                               ispendesse una soma di diamanti e di rubini e



                                                          192
   187   188   189   190   191   192   193   194   195   196   197