Page 187 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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          muove; e benché il movimento loro da principio sia parso inconstante
          ed  irregolare,  nulla  dimeno  si  dice  essersi  ultimamente  osservato  che

          dentro  a  tempi  determinati  ritornano  le  medesime  macchie  per
          l’appunto.» Questo pare a me il più accomodato ripiego che sin qui si sia
          ritrovato per render ragione di cotale apparenza, ed insieme mantenere la

          incorruttibilità ed ingenerabilità del cielo; e quando questo non bastasse,
          non  mancheranno  ingegni  più  elevati  che  ne  troveranno  de  gli  altri

          migliori.
          SALV. Se questo di che si disputa fusse qualche punto di legge o di altri
          studi umani, ne i quali non è né verità né falsità, si potrebbe confidare

          assai  nella  sottigliezza  dell’ingegno  e  nella  prontezza  del  dire  e  nella
          maggior  pratica  ne  gli  scrittori,  e  sperare  che  quello  che  eccedesse  in

          queste cose, fusse per far apparire e giudicar la ragion sua superiore; ma
          nelle scienze naturali, le conclusioni delle quali son vere e necessarie né

          vi ha che far nulla l’arbitrio umano, bisogna guardarsi di non si porre
          alla  difesa  del  falso,  perché  mille  Demosteni  e  mille  Aristoteli

          resterebbero  a  piede  contro  ad  ogni  mediocre  ingegno  che  abbia  auto
          ventura di apprendersi al vero. Però, Sig. Simplicio, toglietevi pur giù
                                            dal pensiero e dalla speranza che voi avete, che
            Nelle scienze naturali
            è inefficace                    possano  esser  uomini  tanto  più  dotti,  eruditi  e
                                            versati ne i libri, che non siamo noi altri, che al
            l’arte oratoria.
                                            dispetto della natura sieno per far divenir vero
          quello che è falso. E già che tra tutte le opinioni che sono state prodotte

          sin qui intorno all’essenza di queste macchie solari, questa esplicata pur
          ora da voi vi par la vera, resta (se questo è) che l’altre tutte sien false; ed

          io,  per  liberarvi  ancora  da  questa,  che  pure  è  falsissima  chimera,
          lasciando  mill’altre  improbabilità  che  vi  sono,  due  sole  esperienze  vi
          arreco  in  contrario.  L’una  è,  che  molte  di  tali  macchie  si  veggono

          nascere  nel  mezo  del  disco  solare,  e  molte  parimente  dissolversi  e
          svanire pur lontane dalla circonferenza del Sole; argumento necessario

          che le si generano e si dissolvono: ché se senza generarsi e corrompersi
          comparissero  quivi  per  solo  movimento  locale,  tutte  si  vedrebbero
          entrare  e  uscire  per  la  estrema  circonferenza.  L’altra  osservazione  a

          quelli  che  non  son  costituiti  nell’infimo  grado  d’ignoranza  di
          prospettiva, dalla mutazione dell’apparenti figure, e
                                                                                     Argomento che
          dall’apparente  mutazion  di  velocità  di  moto,  si                      necessariamente
          conclude  necessariamente  che  le  macchie  son
                                                                                     prova, le macchie



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