Page 180 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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esser generabile e corruttibile, etc., e però diversissima dall’essenza de i
          corpi celesti, per esser loro impassibili, ingenerabili, incorruttibili, etc.,

          tirato  dalla  diversità  de  i  movimenti  semplici;  o  pur  questo  del  Sig.
          Salviati,, che, supponendo le parti integrali del mondo essere disposte in

          ottima  costituzione,  esclude  per  necessaria  conseguenza  da  i  corpi
          semplici naturali i movimenti retti, come di niuno uso in natura, e stima

          la  Terra  esser  essa  ancora  uno  de  i  corpi  celesti,  adornato  di  tutte  le
          prerogative  che  a  quelli  convengono:  il  qual  discorso  sin  qui  a  me

          consuona assai più che quell’altro. Sia dunque contento il Sig. Simplicio
          produr  tutte  le  particolari  ragioni,  esperienze  ed  osservazioni,  tanto
          naturali quanto astronomiche, per le quali altri possa restar persuaso, la

          Terra esser diversa da i corpi celesti, immobile, collocata nel centro del
          mondo, e se altro vi è che l’escluda dall’esser essa ancora mobile come

          un  pianeta,  come  Giove  o  la  Luna  etc.:  ed  il  Sig.  Salviati,  per  sua
          cortesia si contenterà di rispondere a parte a parte.
          SIMP. Eccovi, per la prima, due potentissime dimostrazioni per prova che

          la  Terra  è  differentissima  da  i  corpi  celesti.  Prima,  i  corpi  che  sono
          generabili, corruttibili, alterabili, etc., son diversissimi da quelli che sono

          ingenerabili,  incorruttibili,  inalterabili,  etc.:  la  Terra  è  generabile,
          corruttibile, alterabile, etc., e i corpi celesti, ingenerabili, incorruttibili,

          inalterabili, etc.: adunque la Terra è diversissima da i corpi celesti.
          SAGR. Per il primo argomento, voi riconducete in tavola quello che ci è

          stato tutt’oggi ed a pena si è levato pur ora.
          SIMP.  Piano,  Signore;  sentite  il  resto,  e  vedrete
                                                                                 Il cielo immutabil,
          quanto  e’  sia  differente  da  quello.  Nell’altro  si               perché non si è

          provò  la  minore  a  priori,  ed  ora  ve  la  voglio
                                                                                 veduta mutazione in
          provare a posteriori; guardate se questo è essere

          il medesimo. Provo dunque la minore, essendo la                        esso già mai.
          maggiore manifestissima. La sensata esperienza ci mostra come in Terra

          si fanno continue generazioni, corruzioni, alterazioni, etc., delle quali né
          per senso nostro, né per tradizioni o memorie de’ nostri antichi, se n’è

          veduta  veruna  in  cielo;  adunque  il  cielo  è  inalterabile  etc.,  e  la  Terra
                                         alterabile etc., e però diversa dal cielo. Il secondo
            Corpi lucidi per
                                         argomento cavo io da un principale ed essenziale
            natura, diversi da i
            tenebrosi.                   accidente; ed è questo. Quel corpo che è per sua
                                         natura oscuro e privo di luce, è diverso da i corpi

          luminosi  e  risplendenti:  la  Terra  è  tenebrosa  e  senza  luce;  ed  i  corpi
          celesti, splendidi e pieni di luce: adunque etc. Rispondasi a questi, per



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