Page 160 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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si può acquistare muoverà. Ma il moto per la linea orizontale, che
mai naturalmente non è declive né elevata, è moto circolare intorno
senza il moto retto al centro: adunque il moto circolare non
precedente. s’acquisterà mai naturalmente senza il moto retto
precedente, ma bene, acquistato che e’ si sia, si
continuerà egli perpetuamente con velocità uniforme. Io potrei
dichiararvi, ed anco dimostrarvi, con altri
Moto circolare
discorsi queste medesime verità; ma non
perpetuamente uniforme.
voglio interromper con sì gran digressioni il
principal nostro ragionamento, e più tosto ci ritornerò con altra
occasione, e massime che ora si è venuto in questo proposito non per
servirsene per una dimostrazion necessaria, ma per adornare un concetto
Platonico: al quale voglio aggiugnere un’altra particolare osservazione,
pur del nostro Accademico, che ha del mirabile. Figuriamoci, tra i
decreti del divino Architetto essere stato pensiero di crear nel mondo
questi globi, che noi veggiamo continuamente muoversi in giro, ed avere
stabilito il centro delle lor conversioni ed in esso collocato il Sole
immobile, ed aver poi fabbricati tutti i detti globi nel medesimo luogo, e
di lì datali inclinazione di muoversi, discendendo verso il centro, sin che
acquistassero quei gradi di velocità che pareva alla medesima Mente
divina, li quali acquistati, fussero volti in giro, ciascheduno nel suo
cerchio, mantenendo la già concepita velocità: si cerca in quale altezza e
lontananza dal Sole era il luogo dove primamente furono essi globi
creati, e se può esser che la creazion di tutti fusse stata nell’istesso luogo.
Per far questa investigazione bisogna pigliare da i più periti astronomi le
grandezze de i cerchi ne i quali i pianeti si rivolgono, e parimente i tempi
delle loro revoluzioni: dalle quali due cognizioni si raccoglie quanto, v.
g., il moto di Giove è più veloce del moto di Saturno; e trovato (come in
effetto è) che Giove si muove più velocemente, conviene che, sendosi
partiti dalla medesima altezza, Giove sia sceso più che Saturno, sì come
pure sappiamo essere veramente, essendo l’orbe suo inferiore a quel di
Saturno. Ma venendo più avanti,
Grandezze de gli
dalla proporzione che hanno le due orbi e velocità
velocità di Giove e di Saturno, e dalla
dei moti dei pianeti
distanza che è tra gli orbi loro e dalla rispondono proporzionatamente
proporzione dell’accelerazion del
all’esser
moto naturale, si può ritrovare in discesi dal
quanta altezza e lontananza dal centro
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