Page 158 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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CB abbia la medesima proporzione che la linea CA alla CB, onde e’ si
          possa senza contradizione dire che le velocità per la inclinata CA e per la

          perpendicolare CB sieno eguali.
          SALV.  Contentatevi  per  ora  ch’io  v’abbia  rimossa  l’incredulità;  ma  la

          scienza aspettatela un’altra volta, cioè quando vedrete le cose dimostrate
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          dal  nostro  Accademico  intorno  a  i  moti  locali:                           dove  troverete
          dimostrato,  che  nel  tempo  che  ’l  mobile  cade  per  tutta  la  CB,  l’altro

          scende  per  la  CA  sino  al  punto  T,  nel  quale  cade  la  perpendicolare
          tiratavi  dal  punto  B;  e  per  trovare  dove  il  medesimo  cadente  per  la
          perpendicolare si troverebbe quando l’altro arriva al punto A, tirate da

          esso A la perpendicolare sopra la CA, prolungando essa e la CB sino al
          concorso, e quello sarà il punto cercato. Intanto vedete come è vero che

          il moto per la CB è più veloce che per l’inclinata CA (ponendo il termine
          C  per  principio  de’  moti  de’  quali  facciamo  comparazione);  perché  la

          linea  CB  è  maggiore  della  CT,  e  l’altra  da  C  sino  al  concorso  della
          perpendicolare tirata da A sopra la CA è maggiore della CA, e però il

          moto per essa è più veloce che per la CA. Ma quando noi paragoniamo il
          moto  fatto  per  tutta  la  CA,  non  con  tutto  ’l  moto  fatto  nel  medesimo
          tempo per la perpendicolare prolungata, ma col fatto in parte del tempo

          per la sola parte CB, non repugna che il mobile per CA, continuando di
          scendere  oltre  al  T,  possa  in  tal  tempo  arrivare  in  A,  che  qual

          proporzione  si  trova  tra  le  linee  CA,  CB,  tale  sia  tra  essi  tempi.  Ora,
          ripigliando il nostro primo proposito, che era di mostrare come il mobile

          grave,  partendosi  dalla  quiete,  passa,  scendendo,  per  tutti  i  gradi  di
          tardità  precedenti  a  qualsivoglia  grado  di  velocità  che  egli  acquisti,

          ripigliando la medesima figura, ricordiamoci che eramo convenuti che il
          cadente per la perpendicolare CB ed il descendente per l’inclinata CA,
          ne i termini B, A si trovassero avere acquistati eguali gradi di velocità.

          Ora, seguitando più avanti, non credo che voi abbiate difficultà veruna in
          concedere che sopra un altro piano meno elevato di AC, qual sarebbe, v.

          g., DA, il moto del descendente sarebbe ancora più tardo che nel piano
          CA: talché non è da dubitar punto che si possano notar piani tanto poco
          elevati  sopra  l’orizonte  AB,  che  ’l  mobile,  cioè  la  medesima  palla,  in

          qualsivoglia lunghissimo tempo si condurrebbe al termine A, già che per
          condurvisi  per  il  piano  BA  non  basta  tempo  infinito,  ed  il  moto  si  fa

          sempre  più  lento  quanto  la  declività  è  minore.  Bisogna  dunque
          necessariamente confessare, potersi sopra il termine B pigliare un punto





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