Page 154 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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che scendendo per un sifone, rimonta altrettanto quanto fu la sua scesa.
SALV. Voi perfettamente discorrete. E perch’io so che non avete dubbio
in conceder che l’acquisto dell’impeto sia mediante l’allontanamento dal
termine donde il mobile si parte, e l’avvicinamento al centro dove tende
il suo moto, arete voi difficultà nel concedere che due mobili eguali,
ancorché scendenti per diverse linee, senza veruno impedimento,
facciano acquisto d’impeti eguali, tuttavolta che l’avvicinamento al
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centro sia eguale?
SAGR. Non intendo bene il quesito.
SALV. Mi dichiarerò meglio col segnarne un poco di figura. Però noterò
questa linea AB, parallela all’orizonte, e sopra il punto B drizzerò la
perpendicolare BC, e poi congiugnerò questa inclinata CA.
Intendendo ora la linea CA esser un piano inclinato, esquisitamente
pulito e duro, sopra il quale scenda una palla perfettamente rotonda e di
materia durissima, ed una simile scenderne liberamente per la
perpendicolare CB, domando se voi concedereste che l’impeto della
scendente per il piano CA, giunta che la fusse al termine A, potesse
essere eguale all’impeto acquistato dall’altra nel punto B, doppo la scesa
per la perpendicolare CB.
SAGR. Io credo risolutamente di sì, perché in
Impeti sono eguali
effetto amendue si sono avvicinate al centro de’ mobili egualmente
egualmente, e, per quello che pur ora ho
avvicinatisi
conceduto, gl’impeti loro sarebbero egualmente
al centro.
bastanti a ricondur loro stesse alla medesima
altezza.
SALV. Ditemi ora quello che voi credete che
Sopra il piano
orizontale il mobile facesse quella medesima palla posata sul piano
orizontale AB.
sta fermo.
SAGR. Starebbe ferma, non avendo esso piano
veruna inclinazione.
SALV. Ma sul piano inclinato CA scenderebbe, ma con moto più lento
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